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Nuraghe Talei

Il complesso è costituito da un protonuraghe, da un villaggio e da una tomba di giganti. Il protonuraghe, del tipo “a corridoio”, ha una planimetria vagamente ellissoidale e si addossa ad una emergenza granitica. L”opera muraria è costituita da grossi blocchi poligonali di granito.

Nuraghe Lò

La particolarità di questo nuraghe deriva dal fatto di possedere sulla parete della camera opposta a quella d’ingresso, un breve andito che sfocia in una grande finestra architravata, sormontata da finestrello di scarico.
Il nuraghe è un monotorre e non presenta nessuna traccia di alcun tipo di scala.L’ingresso, posto a Nord-Ovest, presenta un architrave sormontato da un finestrello di scarico accuratamente lavorati.

Comune: SORGONO
Prov: Nuoro
Autore: Sergio Melis
Codice Geo: NUR3474
> Scheda Geoportale
Nuraghe Lò

La particolarità di questo nuraghe deriva dal fatto di possedere sulla parete della camera opposta a quella d’ingresso, un breve andito che sfocia in una grande finestra architravata, sormontata da finestrello di scarico.
Il nuraghe è un monotorre e non presenta nessuna traccia di alcun tipo di scala.L’ingresso, posto a Nord-Ovest, presenta un architrave sormontato da un finestrello di scarico accuratamente lavorati.

Nuraghe Lò

La particolarità di questo nuraghe deriva dal fatto di possedere sulla parete della camera opposta a quella d’ingresso, un breve andito che sfocia in una grande finestra architravata, sormontata da finestrello di scarico.
Il nuraghe è un monotorre e non presenta nessuna traccia di alcun tipo di scala.L’ingresso, posto a Nord-Ovest, presenta un architrave sormontato da un finestrello di scarico accuratamente lavorati.

Nuraghe Lò

La particolarità di questo nuraghe deriva dal fatto di possedere sulla parete della camera opposta a quella d’ingresso, un breve andito che sfocia in una grande finestra architravata, sormontata da finestrello di scarico.
Il nuraghe è un monotorre e non presenta nessuna traccia di alcun tipo di scala.L’ingresso, posto a Nord-Ovest, presenta un architrave sormontato da un finestrello di scarico accuratamente lavorati.

Menhir di Biru ‘e Concas o Bidu ‘e Concas

Le indagini hanno individuato nel sito tracce di frequentanzione umana risalenti al periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) E l’Eneolitico (2700-1700). Le testimonianze più monumentali sono rappresentate dai numerosissimi menhir ancora oggi presenti nel sito, disposti in vari modi: singoli, in coppia, in triadi, in spettacolari allineamenti formati anche da 20 menhir, e in circoli. Ovunque passeggiando nel sito si possono notare menhir rovesciati a terra, interi o in frammenti, a testimoniare il fatto che la monumentalità del sito doveva essere ancora maggiore di quello che appare oggi.

Menhir di Biru ‘e Concas o Bidu ‘e Concas

Le indagini hanno individuato nel sito tracce di frequentanzione umana risalenti al periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) E l’Eneolitico (2700-1700). Le testimonianze più monumentali sono rappresentate dai numerosissimi menhir ancora oggi presenti nel sito, disposti in vari modi: singoli, in coppia, in triadi, in spettacolari allineamenti formati anche da 20 menhir, e in circoli. Ovunque passeggiando nel sito si possono notare menhir rovesciati a terra, interi o in frammenti, a testimoniare il fatto che la monumentalità del sito doveva essere ancora maggiore di quello che appare oggi.

Menhir di Biru ‘e Concas o Bidu ‘e Concas

Le indagini hanno individuato nel sito tracce di frequentanzione umana risalenti al periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) E l’Eneolitico (2700-1700). Le testimonianze più monumentali sono rappresentate dai numerosissimi menhir ancora oggi presenti nel sito, disposti in vari modi: singoli, in coppia, in triadi, in spettacolari allineamenti formati anche da 20 menhir, e in circoli. Ovunque passeggiando nel sito si possono notare menhir rovesciati a terra, interi o in frammenti, a testimoniare il fatto che la monumentalità del sito doveva essere ancora maggiore di quello che appare oggi.

Menhir di Biru ‘e Concas o Bidu ‘e Concas

Le indagini hanno individuato nel sito tracce di frequentanzione umana risalenti al periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) E l’Eneolitico (2700-1700). Le testimonianze più monumentali sono rappresentate dai numerosissimi menhir ancora oggi presenti nel sito, disposti in vari modi: singoli, in coppia, in triadi, in spettacolari allineamenti formati anche da 20 menhir, e in circoli. Ovunque passeggiando nel sito si possono notare menhir rovesciati a terra, interi o in frammenti, a testimoniare il fatto che la monumentalità del sito doveva essere ancora maggiore di quello che appare oggi.

Tomba di Giganti S’Altare ‘e Logula

La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.

Comune: SARULE
Prov: Nuoro
Autore: Sergio Melis
Codice Geo: NUR12175
> Scheda Geoportale
Tomba di Giganti S’Altare ‘e Logula

La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.