La necropoli comprende sette domus de janas molto particolari e di suggestiva bellezza perché scavate su massi erratici e, una in particolare, con coppelle naturali di contorno al portello
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La necropoli comprende sette domus de janas molto particolari e di suggestiva bellezza perché scavate su massi erratici e, una in particolare, con coppelle naturali di contorno al portello
La necropoli comprende sette domus de janas molto particolari e di suggestiva bellezza perché scavate su massi erratici e, una in particolare, con coppelle naturali di contorno al portello
Protonuraghe realizzato a fianco di un ammasso roccioso con tafone, utilizzandone i cavi sotto roccia.
Protonuraghe realizzato a fianco di un ammasso roccioso con tafone, utilizzandone i cavi sotto roccia.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Menhir molto particolare in quanto forato in più punti forse artificialmente.