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Domus de Janas San Michele – Funtana Orgheri

Il contesto è particolare perché la pietra scavata confronta “isolata”, circondata da lecci che la creazione mimetica, l’ingresso è rivolto verso sud-ovest, la stanza è circolare e nelle pareti presenta delle nicchie squadrate, il terreno circostante è in pendenza, a pochi metri di distanza in direzione ovest è presente un bel ciglio roccioso.

Nei pressi della spiaggia di Orrì, nel comune di Tortolì in località S’ortali e su monte, si trova il complesso nuragico di San Salvatore, sito utilizzato in varie epoche che comprende un nuraghe, una domus de janas, una tomba di giganti e alcuni menhirs. Il nuraghe è di tipo complesso trilobato, e ai margini dello stesso si possono notare i resti di numerose capanne nuragiche. La tomba dei giganti, composta interamente con la pietra che più abbonda nel territorio cioè il granito, ha l’ingresso rivolto ad est e presenta un’esedra formata da lastre di pietra infisse nel terreno, e una stele centinata. La tomba è databile intorno al 1500 a.C. , mentre i due menhir in granito che si trovano ad una decina di metri di distanza risalgono ad un periodo tra il 2700 e il 1800 a.C. (da Agugliastra.it)

Comune:
Prov:
Autore:
Domus de Janas S’Ortali ‘e su Monti

Nei pressi della spiaggia di Orrì, nel comune di Tortolì in località S’ortali e su monte, si trova il complesso nuragico di San Salvatore, sito utilizzato in varie epoche che comprende un nuraghe, una domus de janas, una tomba di giganti e alcuni menhirs. Il nuraghe è di tipo complesso trilobato, e ai margini dello stesso si possono notare i resti di numerose capanne nuragiche. La tomba dei giganti, composta interamente con la pietra che più abbonda nel territorio cioè il granito, ha l’ingresso rivolto ad est e presenta un’esedra formata da lastre di pietra infisse nel terreno, e una stele centinata. La tomba è databile intorno al 1500 a.C. , mentre i due menhir in granito che si trovano ad una decina di metri di distanza risalgono ad un periodo tra il 2700 e il 1800 a.C. (da Agugliastra.it)

Nuraghe s’Ortali ‘e su Monti

Il nuraghe ha un muro di cinta a pianta irregolarmente ellittica, non canonica, una torre centrale e torri laterali. La torre centrale è stata scavata nel 2010, arrivando allo strato del periodo di costruzione (circa 1500 a.C.). Nella stratigrafia sono state rinvenute sepolture di epoca romana L’ingresso ha un architrave sormontato da una finestrella triangolare, con lo scopo di alleggerire il peso della muratura. Il blocco di architrave proviene dal reimpiego di un menhir forse proveniente dall’allineamento (di cui ne residuano due) che insiste sulla vicina collina.
All’esterno della cinta muraria erano in passato state rinvenute alcune capanne nuragiche e, verso nord, un’area destinata all’immagazzinamento del grano, custodito in dieci silos. Molte delle capanne erano inoltre dotate di macine. (Wikipedia)

Nuraghe Sanilo

Il monumento è costituito da una torre centrale alla quale si appoggia una seconda torre diroccata.
La torre principale, costituita da blocchi di basalto di diverse dimensioni, si conserva per un’altezza massima residua di circa 8 metri…L’ingresso al monumento, avviluppato dalla fitta vegetazione, è volto verso Est…La scala, percorribile agevolmente fin quasi alla fine del suo sviluppo, conduceva alla camera superiore. Questa, di pianta circolare, presenta una nicchia da cui si diparte uno stretto cunicolo discendente che conduce ad un piccolo vano posto sopra il corridoio d’ingresso, illuminato da una feritoia.
Dalla torre secondaria, svettata, si diparte – in direzione S – un corpo murario che rifascia parzialmente quel lato della torre e nel quale si sviluppava il corridoio di accesso alla torretta medesima. Un esteso villaggio, indiziato in superficie da pietrame e da numerosi reperti ceramici, si estendeva attorno al nuraghe.
(Sardegna Cultura)

Nuraghe Sa Jua

Si tratta di un nuraghe monotorre cui si accede da un ingresso architravato. Il monumento appare realizzato con pietre di grande e media dimensione disposti in filari piuttosto regolari verso la sommità.
L’altezza massima della torre principale è di circa 11 metri, Un muro lievemente curvilineo unisce la torre principale ad una torre aggiunta, oggi priva di copertura ed ingombra di macerie del crollo.

Nuraghe Sa Jua

Si tratta di un nuraghe monotorre cui si accede da un ingresso architravato. Il monumento appare realizzato con pietre di grande e media dimensione disposti in filari piuttosto regolari verso la sommità.
L’altezza massima della torre principale è di circa 11 metri, Un muro lievemente curvilineo unisce la torre principale ad una torre aggiunta, oggi priva di copertura ed ingombra di macerie del crollo.

Nuraghe Sa Jua

Si tratta di un nuraghe monotorre cui si accede da un ingresso architravato. Il monumento appare realizzato con pietre di grande e media dimensione disposti in filari piuttosto regolari verso la sommità.
L’altezza massima della torre principale è di circa 11 metri, Un muro lievemente curvilineo unisce la torre principale ad una torre aggiunta, oggi priva di copertura ed ingombra di macerie del crollo.

Nuraghe Palmavera

Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.

Nuraghe Palmavera

Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.

Nuraghe Palmavera

Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.

Nuraghe Palmavera

Situato alle falde del monte omonimo, il complesso di Palmavera si articola in due torri costituite da grossi blocchi di pietra calcarea e arenaria, situate al centro di un muro di cinta di forma pentagonale che ingloba al suo interno tre torri – capanna e la maestosa Capanna delle Riunioni.
Tutt’attorno si estende il villaggio composto attualmente da circa 50 capanne ma i cui resti testimoniano il ricordo di un passato in cui un numero superiore di abitazioni componevano il sito.
Uno degli ambienti più suggestivi è rappresentato sicuramente dalla capanna delle Riunioni , al cui interno si può apprezzare un modellino di nuraghe, di pregevole fattura, un bancone- sedile che segue il profilo circolare della capanna, e un seggio-tronetto, destinato presumibilmente ad ospitare la persona più carismatica del villaggio.
I numerosi reperti rinvenuti nel sito raccontano di un villaggio importante che ha avuto varie fasi costruttive e che in seguito ad un incendio, sulle cui cause ancora si discute, ha portato al suo abbandono intorno all’VIII sec. a.C.