La tomba faceva parte di un complesso funerario in origine composto da quattro sepolture megalitiche messe a breve distanza l’una dall’altra e vicinissime ai nuraghi Ilòi e Logula.
L’attuale tracciato stradale ha diviso la piccola necropoli di tombe di giganti costruite in funzione di villaggi dei villaggi circostanti sorti lungo un tracciato di vie di transumanza che portavano verso la sepoltura riportata in luce, orientata ad est/sudest, è una tomba di tradizione dolmenica, originariamente provvista di stele centinata bilitica con portello alla base posta al centro dell’esedra.
#immagini: 1325
La Necropoli di Pranu Narbonis è costituita da un gruppo di tre domus ancora in ottimo stato di conservazione, scavate su un unico grande blocco di pietra granitica che affiora dal terreno.
Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR6819
> Scheda Geoportale
Percorrendo l’istmo (S.S 126) che dall’isola madre porta a Sant’Antioco, sulla nostra sinistra possiamo scorgere due pietre fitte (menhirs aniconici) di roccia trachitica denominati “su para e sa mongia” (il frate e la suora), che, la leggenda vuole fossero due religiosi fuggiti per sottrarsi all’immancabile e severo castigo dei loro giudici e quindi pietrificati da un potere divino, per poi collocarli proprio in quel punto.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR6819
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Alta tre metri, Spezzata trasversalmente a metà corpo e sbrecciata alla base dall’urto del vomere meccanico,modella al vertice una sorta di liscia maschera sub -ovalare. Il disegno si prolunga linearmente sui lati, al vertice appare quasi incoronato da una netta cornatura taurina. il monumento rappresenta un unicum nell’Isola ma forse anche nell’arte scultorea del megalitismo continentale.
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina.
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. (Donna Nuragica)
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. (Donna Nuragica)
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. (Donna Nuragica)
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina.
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. (Donna Nuragica)
Domus pluricellulare dotata di finte finestre, definite da solchi incisi con tracce di pittura rossa, di travetti rettilinei in rilievo a raggiera sul soffitto a evocare una copertura lignea. Nella cella principale è presente un pilastrino sub-rettangolare, del quale si conservano solo la parte inferiore e quella superiore con incisa una protome taurina. (Donna Nuragica)