Pozzo Sacro di Santa Vittoria

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Edificato intorno all’XI sec. a.C. con un armoniosa opera muraria caratterizzata da conci scuri in basalto e chiari in calcare, costituisce il fulcro del Santuario nonché una delle massime espressioni del culto delle acque nuragico. E’ racchiuso entro un recinto ellittico e presenta atrio lastricato rettangolare coperto, in origine, da un tetto a doppio spiovente costruito con conci sagomati; l’atrio è provvisto anche di sedili laterali e di una canaletta trasversale dove scorreva l’acqua quando tracimava dalla scala. … Leggi tutto

Nuraghe Adoni di Villanovatulo

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di Giorgio Valdès “Il complesso nuragico sorge sulla sommità di un alto rilievo collinare (m.811 di quota s.l.m.) in posizione dominante sul vasto territorio che dal massiccio del Gennargentu si estende alle formazioni dei Monti Sette Fratelli….il nuraghe Adoni – rilevato dal Lamarmora nella prima metà dell’Ottocento – è un edificio formato da una torre centrale alla quale è addossato un bastione che racchiude quattro torri secondarie e almeno due cortili…..a questa struttura più antica è addossato un … Leggi tutto

Jana

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di Giorgio Valdès “Janna” (Ena, Genna) è un termine ricorrente in centinaia di toponimi presenti in tutto il territorio regionale, che indica una porta, un accesso, un valico, un porto, il passaggio da un luogo ad un altro. Vocabolo dal senso inequivocabile, contrariamente alla più abusata parola “jana” che, inserita nella dizione “domus de janas”, identifica quelle particolari sepolture disseminate lungo l’intero territorio sardo, che la tradizione popolare indica come dimora delle fate/janas. Tuttavia, il significato di questo … Leggi tutto

La ruota della preistoria

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di Giorgio Valdès Una storiella di Luigi Malerba tradotta da Ilario Delussu: “I cavernicoli erano stanchi di vivere nella preistoria e decisero di promuovere il progresso e la civiltà. Il capo era molto indaffarato quel giorno. Doveva ricevere molti cavernicoli che avevano mangiato funghi avvelenati, altri avevano mangiato l’erba per vedere se erano erbivori, altri ancora avevano mangiato carne per vedere se erano carnivori. Poi arrivarono i cavernicoli che avevano inventato nuovi attrezzi per pelare le patate, per … Leggi tutto

L’emozione del Solstizio all’ombra del Nuraghe.

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L’emozione del Solstizio all’ombra del Nuraghe. Si può fare turismo archeologico in molti modi in Sardegna. Uno dei modi più belli è senza dubbio partecipare agli scavi organizzati nei vari siti dalle rispettive Soprintendenze ai beni archeologici. Non c’è niente di più bello che partecipare agli scavi di un nuraghe polilobato fianco a fianco dei valenti archeologi sardi. Un altro modo altrettanto affascinante è quello di recarsi nei siti nuragici, meno conosciuti, in compagnia delle guide delle varie … Leggi tutto

Siurgus Donigala, Nuraxi “Cocconi” : il Nuraghe / Chiesa

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A circa dieci km dalla più nota Mandas, si trova Siurgus Donigala, piccolo centro della Trexenta, la subregione in prov.di Cagliari. Stupisce che all’ingresso del paese a pochi metri dalla parrocchia di san Teodoro, di probabile origine bizantina, sorga un bel nuraghe monotorre chiamato oggi Nuraghe “Su Nuraxi” mentre un tempo era più conosciuto col nome di ”Cocconi”. Si tratta di un monotorre di un certo fascino anche se si sospetta l’esistenza in passato di una seconda torre. … Leggi tutto

L’incubazione

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di Giorgio Valdès Nel libro “La religione primitiva in Sardegna” (1912), Raffaele Pettazzoni, massimo storico italiano delle religioni, così scriveva: “A qual fine era praticata l’incubazione? Che pei Sardi si trattasse di un fine terapeutico, lo dice espressamente un altro commentatore di Aristotele, Filipono; ed aggiunge che essi giacevano presso le tombe per cinque giorni: Aristotele, infatti, citava l’esempio, per lui leggendario, dei Sardi come tipico di un sonno così profondo da togliere all’uomo ogni coscienza del tempo. … Leggi tutto

I Feaci e i Nuragici

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I Feaci e i Nuragici Nella descrizione che l’Odissea fa del’isola dei Feaci si incontrano elementi realistici, alcuni dei quali si stagliano in maniera esatta e – diremmo- sorprendente con la realtà culturale dei sardi Nuragici, quale l’archeologia e la storiografia moderne hanno riconosciuto e delineato. Il racconto omerico relativo ai Feaci inizia con una importante notizia: essi in origine abitavano altrove e rispetto alla Scherìa, lontana terra circondata dal mare, risultavano nuovi arrivati. Ed anche i nuragici … Leggi tutto

Nuraxianna

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di Giorgio Valdès “Lungo il ‘limes’ costiero che controlla il roccioso arco orientale del Golfo di Quartu Sant’Elena, il Nuraghe Diana di ‘Is Mortorius’ domina l’omonimo promontorio e le due contigue, protette baie sabbiose d’agevole approdo marittimo. Nell’ambito del Demanio Militare, l’area archeologica di pertinenza fu occupata, durante la seconda guerra mondiale, dagli impianti bellici e logistici della Batteria “C.Faldi” e per le emergenze a quota m.35 sul circostante caos granitico ebbe sui ciclopici ruderi il sovraccarico di … Leggi tutto

Gli Egizi in Sardegna

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di Giorgio Valdès Pierluigi Montalbano ha recentemente pubblicato un articolo titolato “Gli antichi padri nuragici”, in cui presenta diverse porzioni di altrettanti bronzetti, con evidenziate le acconciature portate sul capo da ciascuno di essi. Un unico bronzetto è ritratto nella sua completezza e Montalbano così lo descrive: “Solo uno fra questi personaggi nuragici appare in tutta la sua eleganza: passo incedente egizio e segno sardo di saluto, a simboleggiare un legame che i millenni non hanno cancellato. Ricordo … Leggi tutto

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