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Nuraghe a prima vista monotorre, in realtà complesso con strutture interrate coperte di vegetazione. La torre primitiva conserva interamente il circuito perimetrale. Nel lato SE vi è forse un ingresso sopraelevato. L’interno della torre è ostruito da massi e terriccio. A SE si nota evidente un tentativo di scavo clandestino che ha messo in luce il paramento esterno della torre. A S e SO si notano cortine murarie di forma circolare che potrebbero appartenere ad altre due torri.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Salvatore Selis
Codice Geo: NUR2536
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Nuraghe a prima vista monotorre, in realtà complesso con strutture interrate coperte di vegetazione. La torre primitiva conserva interamente il circuito perimetrale. Nel lato SE vi è forse un ingresso sopraelevato. L’interno della torre è ostruito da massi e terriccio. A SE si nota evidente un tentativo di scavo clandestino che ha messo in luce il paramento esterno della torre. A S e SO si notano cortine murarie di forma circolare che potrebbero appartenere ad altre due torri.
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Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Salvatore Selis
Codice Geo: NUR2536
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Costruita con massi di roccia vulcanica (trachite), presenta la struttura integra, con camera rettangolare allungata. Il corpo tombale misura mt 10,20 x 1,25/0,80, mentre l’esedra mt 14,50 di corda x 2,70).
I conci posti di coltello alla base, sono di grandi dimensioni, mentre nella parte superiore si trovano pietre più piccole. La tomba durante gli scavi dell’inizio del secolo scorso condotti dal Taramelli, presentava un’architrave a dentelli ora scomparsa. L’ingresso doveva essere sormontato da una “stele a dentelli” cioè da una pietra incisa con profonde tacche originariamente posta sopra l’architrave della quale un frammento è stato rinvenuto fra il materiale di crollo. Il monumento risulta edificato durante il bronzo Medio II, tra la fine del XV e l’inizio del XIII secolo A.C.. (Comune di Sant’Antioco)