L’area archeologica comprende un villaggio e due domus de janas, su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere. Il nuraghe complesso si caratterizza per la presenza di cavità naturali integrate da strutture murarie. Le due domus sono scavate in due massi. La prima, monocellulare, è accessibile con un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. La seconda presenta un unico vano devastato dal cedimento del masso dove si apriva l’ingresso
#immagini: 2126
L’area archeologica comprende un villaggio e due domus de janas, su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere. Il nuraghe complesso si caratterizza per la presenza di cavità naturali integrate da strutture murarie. Le due domus sono scavate in due massi. La prima, monocellulare, è accessibile con un ingresso sopraelevato preceduto da un breve padiglione. La seconda presenta un unico vano devastato dal cedimento del masso dove si apriva l’ingresso
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Queste sepolture hanno entrambe l’ingresso orientato a sud- ovest. All’ interno della prima domus di circa 5 x 3 m sono ancora visibili, sia nel soffito e sia nel piano di calpestio, i resti di due colonne che un tempo adornavano la camera. La seconda tomba, simile alla prima, presenta un’ anticella con ai lati due gradini rialzati e la cella funeraria rettangolare ospita due giacigli elevati laterali.
Probabile fonte nuragica in sorgente perenne
Probabile fonte nuragica in sorgente perenne
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.