Risultati della ricerca


#immagini: 30

Nuraghe Orolio o Madrone

Si trova sulla collina che domina il comune di Silanus. E’ del tipo complesso, costruito prevalentemente in granito. Rimane quasi intatta la torre centrale alta circa 12 metri originariamente affiancata da altri due o tre corpi. Il nuraghe presenta due tholos sovrapposte, collegate da una scala principale e da una scala secondaria occulta dotata di un mezzanino. Alla base del nuraghe si notano i ruderi di altre costruzioni nuragiche ancora non adeguatamente indagate.

Su Nuraxi ‘e Pauli

La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.

Complesso nuragico di Santa Vittoria

Santa Vittoria costituisce uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica. Esteso per più di 3 ettari, è difeso a S/S-O dal dirupo naturale e a N-O da una muraglia che segue il margine roccioso. Il santuario presenta quattro gruppi principali di edifici: i due templi e la “capanna del sacerdote”, il “recinto delle feste”, il gruppo del recinto del “doppio betilo” e il gruppo est-sud-est

Complesso nuragico S’Arcu ‘e is Forrus

Il sito ha vissuto due principali momenti costruttivi: il primo compreso nel bronzo medio e il secondo nel periodo di transizione fra l’età del bronzo e la prima età del ferro.

Il complesso è costituito da un tempio a megaron, di circa 17 metri di lunghezza, circondato da un recinto detto temenos e da altri edifici di culto e abitativi tra cui anche vere e proprie officine per la fusione dei metalli; nelle vicinanze si trova anche un nuraghe complesso a pianta trilobata.

S’Arcu ‘e Is Forros era un villaggio-santuario e probabilmente il più importante centro metallurgico della Sardegna nuragica, grande centro di scambi commerciali con l’Etruria e il mediterraneo orientale.

Complesso nuragico S’Arcu ‘e is Forrus

Il sito ha vissuto due principali momenti costruttivi: il primo compreso nel bronzo medio e il secondo nel periodo di transizione fra l’età del bronzo e la prima età del ferro.

Il complesso è costituito da un tempio a megaron, di circa 17 metri di lunghezza, circondato da un recinto detto temenos e da altri edifici di culto e abitativi tra cui anche vere e proprie officine per la fusione dei metalli; nelle vicinanze si trova anche un nuraghe complesso a pianta trilobata.

S’Arcu ‘e Is Forros era un villaggio-santuario e probabilmente il più importante centro metallurgico della Sardegna nuragica, grande centro di scambi commerciali con l’Etruria e il mediterraneo orientale.

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis