Resti di nuraghe o capanne nuragiche
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Resti di nuraghe o capanne nuragiche
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.
Costruito su uno sperone roccioso a bassa quota (mt. 74 s.l.m.) questo piccolo insediamento, assieme a “Cuili Ledda” sorveglia su “Pranu de Piddia e l’ingresso del salto verso su “Pranu de Cicillanu”. La struttura, di difficile lettura per il crollo delle pareti e per la vegetazione che lo ricopre, pare semplice: è visibile quello che resta della torre ma non è comprensibile, ad uno sguardo superficiale la presenza di altri ambienti integrati. Nelle vicinanze ci sono i resti di recinti di animali più recenti realizzati sfruttando, probabilmente, edifici più antichi. Il materiale di costruzione è granito locale.