La necropoli si trova a circa 4 km a sud-ovest di Alghero, sul lato settentrionale della strada che porta ad Olmedo. Il sito è composto da domus de janas scavate ai piedi dell’altopiano trachitico dominato dal nuraghe Sant’Elmo, distante 150 metri.
Si trovano nel territorio comunale di Alghero (SS).
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La necropoli si trova a circa 4 km a sud-ovest di Alghero, sul lato settentrionale della strada che porta ad Olmedo. Il sito è composto da domus de janas scavate ai piedi dell’altopiano trachitico dominato dal nuraghe Sant’Elmo, distante 150 metri.
Si trovano nel territorio comunale di Alghero (SS).
All’interno di un podere è in uno stato buono di conservazione ed è possibile accedere sulla sommità.
Per raggiungerlo, si percorre per 4 km. circa la S.P. 63 che da Sindia porta a Scano di Montiferro, sino a vedere sulla destra il bellissimo nuraghe monotorre Serrese. Il dolmen si trova a 750 metri a nord del nuraghe..
Per raggiungerlo, si percorre per 4 km. circa la S.P. 63 che da Sindia porta a Scano di Montiferro, sino a vedere sulla destra il bellissimo nuraghe monotorre Serrese. Il dolmen si trova a 750 metri a nord del nuraghe..
Per raggiungerlo, si percorre per 4 km. circa la S.P. 63 che da Sindia porta a Scano di Montiferro, sino a vedere sulla destra il bellissimo nuraghe monotorre Serrese. Il dolmen si trova a 750 metri a nord del nuraghe..
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
Il monumento risulta abbastanza distrutto da un riuscitissimo ed indiscriminato intervento di spietramento. Al di sotto dei numerosi conci accatastati che ricoprono la struttura, sembrerebbe di poter distinguere il corridoio e un’ala dell’esedra. Tra i conci, (che indicano come la tipologia della tomba fosse a filari in opera isodoma) realizzati con molta cura, si possono osservare la c.d. stele a dentelli e alcuni elementi a profilo curvilineo pertinenti alla zona absidale.
Sepoltura quasi completamente distrutta
Nuraghe monotorre di cui residuano pochi filari coperti dalla vegetazione.
Probabile torre nuragica di cui residua solamente, oltre al cumulo di crollo, l’architrave dell’ingresso.