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La sepoltura sorge sulla sommità pianeggiante del Planu Borgolo ad una distanza di circa 50m in direzione est del tracciato della ss131, che la separa dal contesto insediativo di appartenenza. Della tomba sono ancora leggili lo sviluppo tombale e il corridoio funerario formato da alcune grosse lastre ortostatiche, soprattutto nella parte terminale, dell’esedra si conservano solo alcuni elementi.
Nuraghe complesso quadrilobato, utilizzato in epoca romana come granaio.
Situato nella omonima località campestre nei pressi di Torpè, il nuraghe San Pietro, è databile a tre periodi distinti: le prime due fasi costruttive appartengono al periodo pre-nuragico e nuragico, il suo interno ha infatti restituito materiali risalenti alla cultura di Bonnanaro(2200-1800 a.C.). Tra il IX e VIII sec. a. C. il nuraghe fu utilizzato come luogo di culto, con la campagna di scavi condotta al suo interno, è stato portato alla luce un corredo funerario composto da utensili e vasi in terracotta, furono anche rinvenute tracce del rogo funerario. Fu poi abbandonato… (Conoscerelasardegna.it)
Nuraghe complesso quadrilobato, utilizzato in epoca romana come granaio.
Situato nella omonima località campestre nei pressi di Torpè, il nuraghe San Pietro, è databile a tre periodi distinti: le prime due fasi costruttive appartengono al periodo pre-nuragico e nuragico, il suo interno ha infatti restituito materiali risalenti alla cultura di Bonnanaro(2200-1800 a.C.). Tra il IX e VIII sec. a. C. il nuraghe fu utilizzato come luogo di culto, con la campagna di scavi condotta al suo interno, è stato portato alla luce un corredo funerario composto da utensili e vasi in terracotta, furono anche rinvenute tracce del rogo funerario. Fu poi abbandonato… (Conoscerelasardegna.it)
Tempietto ipogeico in regione Pitzu ‘e toni. Ha esposizione sud. Al largo ingresso lungo due metri succede una biforcazione, la parte a destra è stretta mentre è più larga quella a sinistra. Lo stesso nome richiama alla sua funzione. Ai primi degli anni sessanta del secolo scorso durante una ispezione il Prof. Lilliu trovò una collanina fatta di ossa tonda di animale
Nelle immediate vicinanze del centro abitato
L’imponente ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo a breve distanza dall’abitato, riproduce integralmente una tomba di giganti sia nella facciata a esedra sia all’interno, con il vano di sepoltura ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come “domus nuragiche”, cioè sepolture ipogeiche scavate nella roccia, spesso riadattando preesistenti domus de janas di età neolitica.
L’imponente ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo a breve distanza dall’abitato, riproduce integralmente una tomba di giganti sia nella facciata a esedra sia all’interno, con il vano di sepoltura ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come “domus nuragiche”, cioè sepolture ipogeiche scavate nella roccia, spesso riadattando preesistenti domus de janas di età neolitica.
Ipogeo pluricellulare
La cima di Monte ‘E Mesu è formata da una piccola spianata di forma ovoidale. Su di una estremità è sito l’omonimo Nuraghe, costruito quasi a picco sulla roccia. In un piccolo terrazzamento naturale, sottostante al Nuraghe, tracce di capanne ed altre testimonianze del periodo nuragico come massi con foggia taurina, che giacciono in uno stato totale di abbandono e mi paiono, persino, stanchi della plurimillenaria vita che portano sulle spalle.