Emergono fino a 6 filari per oltre 2 metri di altezza, in grandi blocchi di arenaria, lavorati, sistemati ed adattati in modo da conferire perfetta circolarità alla torre. La perfezione della forma è non solo in orizzontale ma anche in verticale. Quella che si vede è la torre centrale ed è probabile che fosse un monotorre, ma siccome c’è un cumulo alto a sud est della torre visibile, non si può escludere che lì vi sia qualcos’altro. Della torre visibile vi siano sotto almeno un 4-5 filari, si deduce guardando l’ altezza del cumulo di conci e terra circondante il nuraghe.
#immagini: 5067
Foto d’epoca delle batterie anti nave Boggio, realizzate sopra il nuraghe Monte Santa Vittoria
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta