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Santuario Nuragico Sa Sedda ‘e sos Carros

Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.

Comune: OLIENA
Prov: Nuoro
Autore: Lucia Corda
Codice Geo: NUR8111
> Scheda Geoportale
Tomba di Giganti di Aiodda

Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.

Tomba di Giganti di Aiodda

Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.

Tomba di Giganti di Aiodda

Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.

Tomba di Giganti di Aiodda

Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.

Tomba di Giganti di Aiodda

Il monumento è situato nell”altopiano di Planu Is Ciaexius, nel Sarcidano, regione della Sardegna centro-meridionale. La tomba megalitica di Aiodda, che ricalca il classico impianto delle tombe di giganti, venne scoperta nel corso di lavori agricoli. L”ingresso, volto ad E, è preceduto dalla grande esedra semicircolare a lastre ortostatiche di calcare, di circa 6 m di ampiezza.

Nuraghe Genna ‘e Corte

Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da un bastione pentalobato che racchiude la torre originaria e un cortile. Il mastio, di pianta circolare (m 13 di diametro esterno), si conserva per un’altezza massima residua di oltre 12 metri. Il paramento murario esterno, è costituito da blocchi di trachite di medie dimensioni, disposti a filari orizzontali. Ingombro di pietrame nella camera inferiore, mostra dell’interno solamente la linea delle pareti del corridoio del piano superiore, disposto in modo trasversale rispetto alla scala elicoidale – ostruita anch’essa – che si dipartiva dal piano terra.

Nuraghe Seruci

Il nuraghe è polilobato, cioè costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura.

Dal nuraghe Seruci è possibile osservare l’intera area circostante, essendo posizionato in un luogo d’altura che doveva essere d’importanza strategica.
Il nuraghe è circondato da un villaggio, uno dei più vasti della Sardegna, con circa un centinaio di capanne raggruppate in zone abitative divise da vie interne ormai invase dalla vegetazione mediterranea. Le capanne hanno forma circolare e in alcune di esse si nota l’utilizzo di soluzioni architettoniche che raramente si riscontrano in altri villaggi nuragici; ad esempio l’utilizzo di muri divisori all’interno delle capanne e l’aggiunta di altri ambienti di varia forma attorno ai consueti ambienti abitativi. All’interno del villaggio, nelle vicinanze del nuraghe, si trova una capanna dalle vaste dimensioni che probabilmente doveva avere la funzione di riunire la comunità o una parte di essa; una tomba dei giganti, sepolture nuragiche utilizzate dall’intera comunità, è presente nella collina prospiciente.

Nuraghe Seruci

Il nuraghe è polilobato, cioè costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura.

Dal nuraghe Seruci è possibile osservare l’intera area circostante, essendo posizionato in un luogo d’altura che doveva essere d’importanza strategica.
Il nuraghe è circondato da un villaggio, uno dei più vasti della Sardegna, con circa un centinaio di capanne raggruppate in zone abitative divise da vie interne ormai invase dalla vegetazione mediterranea. Le capanne hanno forma circolare e in alcune di esse si nota l’utilizzo di soluzioni architettoniche che raramente si riscontrano in altri villaggi nuragici; ad esempio l’utilizzo di muri divisori all’interno delle capanne e l’aggiunta di altri ambienti di varia forma attorno ai consueti ambienti abitativi. All’interno del villaggio, nelle vicinanze del nuraghe, si trova una capanna dalle vaste dimensioni che probabilmente doveva avere la funzione di riunire la comunità o una parte di essa; una tomba dei giganti, sepolture nuragiche utilizzate dall’intera comunità, è presente nella collina prospiciente.

Nuraghe Seruci

Il nuraghe è polilobato, cioè costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura.

Dal nuraghe Seruci è possibile osservare l’intera area circostante, essendo posizionato in un luogo d’altura che doveva essere d’importanza strategica.
Il nuraghe è circondato da un villaggio, uno dei più vasti della Sardegna, con circa un centinaio di capanne raggruppate in zone abitative divise da vie interne ormai invase dalla vegetazione mediterranea. Le capanne hanno forma circolare e in alcune di esse si nota l’utilizzo di soluzioni architettoniche che raramente si riscontrano in altri villaggi nuragici; ad esempio l’utilizzo di muri divisori all’interno delle capanne e l’aggiunta di altri ambienti di varia forma attorno ai consueti ambienti abitativi. All’interno del villaggio, nelle vicinanze del nuraghe, si trova una capanna dalle vaste dimensioni che probabilmente doveva avere la funzione di riunire la comunità o una parte di essa; una tomba dei giganti, sepolture nuragiche utilizzate dall’intera comunità, è presente nella collina prospiciente.

Nuraghe Seruci

Il nuraghe è polilobato, cioè costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura.

Dal nuraghe Seruci è possibile osservare l’intera area circostante, essendo posizionato in un luogo d’altura che doveva essere d’importanza strategica.
Il nuraghe è circondato da un villaggio, uno dei più vasti della Sardegna, con circa un centinaio di capanne raggruppate in zone abitative divise da vie interne ormai invase dalla vegetazione mediterranea. Le capanne hanno forma circolare e in alcune di esse si nota l’utilizzo di soluzioni architettoniche che raramente si riscontrano in altri villaggi nuragici; ad esempio l’utilizzo di muri divisori all’interno delle capanne e l’aggiunta di altri ambienti di varia forma attorno ai consueti ambienti abitativi. All’interno del villaggio, nelle vicinanze del nuraghe, si trova una capanna dalle vaste dimensioni che probabilmente doveva avere la funzione di riunire la comunità o una parte di essa; una tomba dei giganti, sepolture nuragiche utilizzate dall’intera comunità, è presente nella collina prospiciente.