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Nuraghe Perda su Luaxiu

Costruito sulla sommità di una dolce collina (m. 109 s.l.m.) questo nuraghe di difficile lettura (è difficile comprenderne la forma a causa della fitta vegetazione) possiamo associarlo per posizione e materiale utilizzato ai nuraghi già documentati “Costa Funtanas” e “Perda Squaddus”.
La pianta della torre visibile non è perfettamente circolare e come per altri nuraghi simili (“Cuili Ledda”, Monte Girone per fare alcuni esempi) presenta la camera decentrata verso nord-est rendendo il paramento murario di sud-ovest largo quasi il doppio del muro opposto e funzionale ad ospitare una nicchia completamente crollata.
L’ingresso è rivolto a sud-est e dà ad un corridoio piattabandato a pareti aggettanti crollato su sé stesso e di cui resta in opera un lastrone;
Il sito è facilmente raggiungibile dal villaggio di “Porto Corallo” grazie ad un sentiero pulito e segnalato da “omini di pietra” ben posizionati. Meriterebbe una pulizia anche la struttura per renderlo visitabile in tutti i suoi lati. Da sopra si gode di un panorama privilegiato verso le spiagge villaputzesi e la laguna de “Sa Praia”. (Archeo Sarrabus).

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto.
Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei.
Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos.
Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica.
Fonte informazioni: cartello informativo in loco.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto.
Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei.
Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos.
Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica.
Fonte informazioni: cartello informativo in loco.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto.
Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei.
Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos.
Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica.
Fonte informazioni: cartello informativo in loco.

Nuraghe Sa Domu ‘e s’Orku

Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto.
Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei.
Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos.
Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica.
Fonte informazioni: cartello informativo in loco.