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Nuraghe sa Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Nuraghe Sa Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Si può osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Sa Domu ‘e s’Orcu

COMPLESSO NURAGICO S’OMU E S’ORCU
DOMUSNOVAS
L’area archeologica, sorge ai piedi del Monte Mannu, nel territorio di Domusnovas.
Il suo nome significa la casa dell’orco e si dice che siano stati gli abitanti della zona a dargli questo nome per evitare che i bambini si avvicinassero.
Il nuraghe, che non è mai stato scavato, è probabilmente uno dei maggiori dell’isola; il materiale di crollo e gli arbusti, rendono difficile una visita particolareggiata dei vari vani.
Databile al 1600-1000 a.C, fu costruito in diverse fasi; è costituito da una torre centrale inclusa in un bastione a tre torri un mastio centrale, tranne ad est, è circondato da un antemurale pentalobato e da due cortine d’armi, non comunicanti, con ingressi indipendenti.
L’antemurale è costruito con una tecnica muraria diversa rispetto il mastio; i massi di calcare, sono più grandi e la disposizione è più regolare.
L’ingresso alla torre, posto a sud e parzialmente interrato, è sormontato da un architrave, da qui si accede a un cortile, attrezzato con dei vani per la fusione dei metalli.
La torre centrale, di forma ellittica, ha al suo interno una scala che porta al piano superiore. Tutt’intorno il grande nuraghe si trovano i resti di un villaggio.
testo da http://www.conoscerelasardegna.it/

Nuraghe Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Nuraghe Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Nuraghe Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Nuraghe Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo

Nuraghe Jua

In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo