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Domus de janas Sas Concas

Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei. Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi. In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Domus de janas Sas Concas

Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei. Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi. In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Domus de janas Sas Concas

Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei. Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi. In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Domus de janas Sas Concas

Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei. Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi. In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Domus de janas Sas Concas

Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei. Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi. In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Santuario nuragico Sa Sedda ‘e sos Carros

Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.

Santuario nuragico Sa Sedda ‘e sos Carros (1)

Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.

Santuario nuragico Sa Sedda ‘e sos Carros

Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.

Villaggio nuragico S’Urbale

Il villaggio si erge su una collina ed è costituito dai resti di una cinquantina di capanne (una assemblata nel museo di Teti assieme ai reperti riportati alla luce) la cui origine viene fatta risalire ad un periodo tra la media età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro. Il villaggio scomparve probabilmente a causa di un incendio di cui non si hanno notizie, visto che una delle capanne presenta chiari segni di combustione. (da Wikipedia)

Villaggio nuragico S’Urbale

Il villaggio si erge su una collina ed è costituito dai resti di una cinquantina di capanne (una assemblata nel museo di Teti assieme ai reperti riportati alla luce) la cui origine viene fatta risalire ad un periodo tra la media età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro. Il villaggio scomparve probabilmente a causa di un incendio di cui non si hanno notizie, visto che una delle capanne presenta chiari segni di combustione. (da Wikipedia)

Villaggio nuragico S’Urbale

Il villaggio si erge su una collina ed è costituito dai resti di una cinquantina di capanne (una assemblata nel museo di Teti assieme ai reperti riportati alla luce) la cui origine viene fatta risalire ad un periodo tra la media età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro. Il villaggio scomparve probabilmente a causa di un incendio di cui non si hanno notizie, visto che una delle capanne presenta chiari segni di combustione. (da Wikipedia)

Villaggio nuragico S’Urbale

Il villaggio si erge su una collina ed è costituito dai resti di una cinquantina di capanne (una assemblata nel museo di Teti assieme ai reperti riportati alla luce) la cui origine viene fatta risalire ad un periodo tra la media età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro. Il villaggio scomparve probabilmente a causa di un incendio di cui non si hanno notizie, visto che una delle capanne presenta chiari segni di combustione. (da Wikipedia)