Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale e quattro torri laterali racchiuso all’interno di un grande antemurale dotato di dieci torri, per un complessivo di almeno 15 torri. Il complesso nuragico, secondo per dimensioni nell’isola, venne messo in opera in varie fasi nell’età del bronzo, seconda metà II millennio a.C. Del nuraghe sono visibili, attualmente, sette delle torri dell’antemurale, mentre le altre tre sono ancora sepolte sotto l’ampia coltre di terra che si è depositata nel corso dei secoli. Negli scavi di questi ultimi anni sono state evidenziate, all’interno dell’antemurale, le strutture pertinenti al nuraghe complesso, di cui sono percepibili due delle torri laterali. (Comune di San Vero Milis)
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Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale e quattro torri laterali racchiuso all’interno di un grande antemurale dotato di dieci torri, per un complessivo di almeno 15 torri. Il complesso nuragico, secondo per dimensioni nell’isola, venne messo in opera in varie fasi nell’età del bronzo, seconda metà II millennio a.C. Del nuraghe sono visibili, attualmente, sette delle torri dell’antemurale, mentre le altre tre sono ancora sepolte sotto l’ampia coltre di terra che si è depositata nel corso dei secoli. Negli scavi di questi ultimi anni sono state evidenziate, all’interno dell’antemurale, le strutture pertinenti al nuraghe complesso, di cui sono percepibili due delle torri laterali. (Comune di San Vero Milis)
Serra is Araus è un sito pluristratificato, noto per la presenza di una necropoli scavata nella roccia (domu de janas) di età Neolitica (Cultura di Ozieri), Eneolitica (Cultura di Monte Claro) e Bronzo Antico (Bunnannaro). Lo scavo 2013 ha permesso la scoperta di due nuovi ipogei e la messa in luce delle prime testimonianze del villaggio nuragico. In particolare sono state trovate le tracce di un edificio al cui interno era stato collocato un grande modello di nuraghe.
Serra is Araus è un sito pluristratificato, noto per la presenza di una necropoli scavata nella roccia (domu de janas) di età Neolitica (Cultura di Ozieri), Eneolitica (Cultura di Monte Claro) e Bronzo Antico (Bunnannaro). Lo scavo 2013 ha permesso la scoperta di due nuovi ipogei e la messa in luce delle prime testimonianze del villaggio nuragico. In particolare sono state trovate le tracce di un edificio al cui interno era stato collocato un grande modello di nuraghe.
Serra is Araus è un sito pluristratificato, noto per la presenza di una necropoli scavata nella roccia (domu de janas) di età Neolitica (Cultura di Ozieri), Eneolitica (Cultura di Monte Claro) e Bronzo Antico (Bunnannaro). Lo scavo 2013 ha permesso la scoperta di due nuovi ipogei e la messa in luce delle prime testimonianze del villaggio nuragico. In particolare sono state trovate le tracce di un edificio al cui interno era stato collocato un grande modello di nuraghe.
Serra is Araus è un sito pluristratificato, noto per la presenza di una necropoli scavata nella roccia (domu de janas) di età Neolitica (Cultura di Ozieri), Eneolitica (Cultura di Monte Claro) e Bronzo Antico (Bunnannaro). Lo scavo 2013 ha permesso la scoperta di due nuovi ipogei e la messa in luce delle prime testimonianze del villaggio nuragico. In particolare sono state trovate le tracce di un edificio al cui interno era stato collocato un grande modello di nuraghe.
Si tratta di una roccia antropomorfa il cui aspetto viene assimilato al volto della sfinge egizia
Prov: Oristano
Autore: Franco Vacca
Codice Geo: NUR8473
> Scheda Geoportale
Si tratta di una roccia antropomorfa il cui aspetto viene assimilato al volto della sfinge egizia
Prov: Oristano
Autore: Franco Vacca
Codice Geo: NUR8473
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nuraghe diroccato prossimo ad un complesso di domus de janas
Prov: Oristano
Autore: Antonio Multineddu
Codice Geo: NUR5088
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nuraghe diroccato prossimo ad un complesso di domus de janas
Prov: Oristano
Autore: Antonio Multineddu
Codice Geo: NUR5088
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Il sito funerario, databile al III millennio a.C. e utilizzato fino ai primi secoli del II millennio a.C., è composto da tredici domus de janas. I reperti ritrovati all’interno delle tombe, perlopiù ceramiche ed oggetti d’ornamento, sono ascrivibili alla cultura di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro e sono oggi in gran parte conservati nel museo Villa Sulcis di Carbonia [1]. Gli scavi iniziati circa trent’anni fa sono stati ripresi più volte, anche recentemente.
Sulla sommità del colle in cui è situata la necropoli è presente un nuraghe monotorre, edificato in epoche nuragica, e alcuni edifici risalenti alla seconda guerra mondiale. (Wikipedia)
Il sito funerario, databile al III millennio a.C. e utilizzato fino ai primi secoli del II millennio a.C., è composto da tredici domus de janas. I reperti ritrovati all’interno delle tombe, perlopiù ceramiche ed oggetti d’ornamento, sono ascrivibili alla cultura di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro e sono oggi in gran parte conservati nel museo Villa Sulcis di Carbonia [1]. Gli scavi iniziati circa trent’anni fa sono stati ripresi più volte, anche recentemente.
Sulla sommità del colle in cui è situata la necropoli è presente un nuraghe monotorre, edificato in epoche nuragica, e alcuni edifici risalenti alla seconda guerra mondiale. (Wikipedia)