toponimo comune in Sardegna attribuito a luoghi in cui esistevano tombe scavate nella roccia. E infatti nel sito sono presenti due domus de janas bicellulari di epoca prenuragica.
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toponimo comune in Sardegna attribuito a luoghi in cui esistevano tombe scavate nella roccia. E infatti nel sito sono presenti due domus de janas bicellulari di epoca prenuragica.
Vicino all’omonimo nuraghe sul crinale che scende verso il ruscello Stupàra vi è una tomba di gigante costruita con pietre piatte di scisto. La tomba è lunga circa 7 metri e alta circa 2 metri. Non è visibile un esedra. Lo stato di conservazione è tuttavia discreto.
Il tempio a pozzo è il luogo più importante di tutto il santuario, tale da essere riconosciuto per primo e subito oggetto di scavi. Datato al IX secolo a.C. dall’archeologo Anati nel 1985[2], il sito venne costruito con la tecnica ciclopica, la medesima utilizzata per i nuraghi, ma al contrario di questi con pietre molto curate e non sbozzate. . Nell’antichità il tempio era coperto.
Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.
Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.
Escludendo la torre principale, il complesso si presenta ampiamente interrato tanto da rendere problematica la lettura delle parti che lo compongono.Nello spazio intorno al nuraghe si rileva la presenza di alcuni vani circolari, forse resti di un villaggio. Sempre nelle sue prossimità si nota la presenza di quella che potrebbe essere un’area sacrificale, chiamata dai Samatzesi “Sa piscedd’ ‘e su casu” a causa del suo particolare aspetto che ricorda una forma di formaggio.
All’interno di un fondo privato. Sono presenti dei decori in forma di probabili protomi taurine
Il nuraghe, costruito con blocchi disposti a filari con differenti forme e pezzature, è di tipo complesso con la particolarità della fusione della torre centrale, in origine singola, con sei edifici successivi, uniti tra loro da cortine murarie, che la circondano.
Prov: Cagliari
Autore: Corrado per Wikimapia
Codice Geo: NUR4113
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Resti di nuraghe polilobato