Conosciuto anche col nome di S’Aspru, si trova sulle pendici meridionali del monte Bardia a poca distanza dalla Roccia de Monte Longu, ad una altezza di 513 m s.l.m. e domina l’ampia valle che guarda verso il centro di Cala Gonone. È raggiungibile attraverso un piccolo trekking. Di pianta rettangolare in pietra calcarea è costituito da quattro lastroni parallelepipedi (in origine dovevano essere cinque) che delimitano un’ampia camera coperta da un lastrone pentagonale. (Museo archeologico Dorgali)
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La Bocca d’Irghiriai è una stretta e impervia sella rocciosa che divide il muraglione del Monte Bàrdia dal massiccio castello del Monte Irveri. Doveva essere un valico frequentato anche nell’antichità: nei pressi dello spuntone che sovrasta ad est la sella si trovano i pochi resti di un nuraghe monotorre in pietra calcarea.
Di pianta complessa, esso è in opera di basalto con struttura costituita da blocchi ben squadrati, disposti a filari regolari orizzontali, in modo tale che la giuntura dei blocchi superiori cada nella mezzeria di quelli inferiori. La fortezza è formata probabilmente da tre torri racchiudenti un piccolo cortile con ingresso a Sud Ovest. (Coop. Ghivine)
Di pianta complessa, esso è in opera di basalto con struttura costituita da blocchi ben squadrati, disposti a filari regolari orizzontali, in modo tale che la giuntura dei blocchi superiori cada nella mezzeria di quelli inferiori. La fortezza è formata probabilmente da tre torri racchiudenti un piccolo cortile con ingresso a Sud Ovest. (Coop. Ghivine)
Il nuraghe Abba Noa su uno spuntone granitico, a m. 178 d’altezza, presenta la particolarità di essere in opera mista: per la costruzione è stato infatti utilizzato in parte granito locale, in parte basalto reperibile nelle colline circostanti. La pianta, complessa, è costituita da due torri diametralmente opposte unite da un bastione, rettilineo ad Ovest e curvilineo ad Est, corrente lungo il margine della sommità. (Coop. Ghivine)
La tomba dei giganti S’iscra e Lottoni è di tipo dolmenico, del periodo del Bronzo Antico e si presenta in discreto stato di conservazione, infatti conserva quasi intatto il corridoio funebre con copertura a piattabanda, cioè costituita da lastre di pietra disposte orizzontalmente lungo le pareti del corridoio. La grande stele è costituita da un monolite centinato, in cui è scavato il piccolo portello d’accesso alla camera funeraria.
Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri