E’ realizzata in un masso erratico
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Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri.
Il nuraghe era in stretta connessione topografica e culturale con le tombe di giganti di Biristeddi che da esso distano circa 250 metri
Probabilmente eretta in periodo prenuragico
Probabilmente eretta in periodo prenuragico
La necropoli consta di tre ipogei.
Nuraghe a tholos semplice realizzato con blocchi di granito; la camera è coperta dal crollo. Domina dall’alto la valle d’Isalle.
Necropoli composta da tre sepolcri
Scavata su una parete di basalto, la tomba mostra l’ingresso orientato ad ovest a 0,80 m sotto il piano di campagna, è rettangolare e ben scolpito, delimitato da un profondo rincasso. La soglia presenta una canaletta di scolo, mentre lungo lo spessore murario, presso lo stipite, si trovano due incavi opposti, forse per far scorrere meglio il chiusino. La cella, di pianta semicircolare irregolare, presenta un pavimento piano e una copertura a forno con pareti curvilinee.
Posta su un costone di roccia basaltica è costituita da un portello rettangolare che immette in una piccola anticella in origine coperta. Segue un portello con quattro riseghe disposte a scaletta per il rincasso del chiusino. La tomba è composta da un unico ambiente che, attraverso un tratto di parete, porta ad un piccolo vano, le pareti sono lavorate con cura. Nella piccola anticella, in corrispondenza della parete destra e nel soffitto della sinistra, vi sono resti di ocra rossa che in origine doveva colorare tutto il vano. Da questa domus provengono materiali dell’età del rame (Cultura Monte Claro).
L’ipogeo si trova in un masso isolato di basalto. Il portello si apre ad una certa altezza dal piano di campagna ed è sormontato da due profondi solchi scavati nella roccia orizzontali e paralleli. Il portello presenta ancora ben evidente il rincasso per il chiusino. Un solco sottile ricavato nello spessore del portello sagoma tutti e quattro i lati. La cella di pianta ovale è di tipo a forno. La tomba venne esplorata nel 1927 da A. Taramelli che la trovò già violata e svuotata da tempo.