la fonte è situata a meno di un km a nord dell’abitato. Si conserva l’atrio, per un’altezza di 90 cm su quattro filari orizzontali regolari di conci di basalto, per uno sviluppo residuo di 3 metri. Nel prospetto, perfettamente rettilineo, elevato su 5 filari di pietre lavorate con cura per un’ altezza di 140 cm e una larghezza di 170 cm, si apre l’accesso alla camera di captazione, quadrangolare (45 cm x 160 cm di profondità) alta 160 cm di cui 40 cm d’acqua. La copertura è piatta, con due lastre orizzontali. (Pozzi Sacri – M. Rassu)
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la fonte è situata a meno di un km a nord dell’abitato. Si conserva l’atrio, per un’altezza di 90 cm su quattro filari orizzontali regolari di conci di basalto, per uno sviluppo residuo di 3 metri. Nel prospetto, perfettamente rettilineo, elevato su 5 filari di pietre lavorate con cura per un’ altezza di 140 cm e una larghezza di 170 cm, si apre l’accesso alla camera di captazione, quadrangolare (45 cm x 160 cm di profondità) alta 160 cm di cui 40 cm d’acqua. La copertura è piatta, con due lastre orizzontali. (Pozzi Sacri – M. Rassu)
la fonte è situata a meno di un km a nord dell’abitato. Si conserva l’atrio, per un’altezza di 90 cm su quattro filari orizzontali regolari di conci di basalto, per uno sviluppo residuo di 3 metri. Nel prospetto, perfettamente rettilineo, elevato su 5 filari di pietre lavorate con cura per un’ altezza di 140 cm e una larghezza di 170 cm, si apre l’accesso alla camera di captazione, quadrangolare (45 cm x 160 cm di profondità) alta 160 cm di cui 40 cm d’acqua. La copertura è piatta, con due lastre orizzontali. (Pozzi Sacri – M. Rassu)
Così detto per via di un lichene che ne ricopre le pietre rendendole bianche.
Così detto per via di un lichene che ne ricopre le pietre rendendole bianche.
Così detto per via di un lichene che ne ricopre le pietre rendendole bianche.
Così detto per via di un lichene che ne ricopre le pietre rendendole bianche.
La grotta è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome
La grotta è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome
La grotta è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome
La grotta è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome
La grotta è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome