Il monumento è un monotorre costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m.
#immagini: 771
Il monumento è un monotorre costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m.
Il monumento è un monotorre costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m.
Si tratta di un monotorre a pianta circolare. Il nuraghe si erge su una piattaforma basaltica
nella sommità del Monte S. Antonio, a SO della
chiesetta campestre dedicata al Santo. Il monumento
poggia sul margine a strapiombo dell’altura che
funge da bastioni naturale alla torre nuragica per
tutto l’arco occidentale, per poi degradare verso
NNE ove l’edificio poggia sul piano di campagna.
Il nuraghe è un monotorre con scala, nicchia
d’andito e camera marginata da due nicchie
contrapposte. Il profilo planimetrico esterno non è
pienamente definibile a causa dei crolli e della fitta
vegetazione arbustiva.
La torre, del diametro di circa 12 metri,
residua per una altezza massima di m 5,30 (8 filari).
L’opera muraria è costituita da blocchi di basalto, di
medie e grandi dimensioni, sbozzati con una certa
cura e disposti a file orizzontali regolari
Costruito sul margine di un bastione trachitico,
a dominio di una via naturale, a un centinaio di metri
a Nord di una tomba di giganti ubicata a valle, il
monumento è un monotorre con scala d’andito e
camera marginata da tre nicchie. A Ovest, nel
settore non difeso naturalmente dal taglio verticale
della roccia, i resti di un poderoso antemurale,
mentre anche il profilo roccioso su cui sorge la torre
appare rinforzato da strutture murarie a filari.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posta nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posta nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posta nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.
Situato all’interno di un suggestivo bosco di olivastri monumentali, il nuraghe è di impianto complesso, quadrilobato, con corridoio, rampa d’accesso posta nella parte superiore e botola dalla quale si accede ad un sotterraneo. L’unica torre laterale accessibile è quella posta a nord ed è visibile dalla parte alta della torre centrale.
Il nuraghe Orgono di Ghilarza è un singolare monumento che con lo sviluppo delle sue strutture racconta l’evoluzione dell’architettura nuragica: dal nuraghe arcaico con camera allungata a forma di barca rovesciata alla torre troncoconica con camera circolare a falsa cupola. I lavori di consolidamento e scavo finora eseguiti hanno consentito il recupero almeno parziale del monumento, già gravemente dissestato e pericolante.
La struttura residua interrata, per almeno due metri rispetto all’attuale piano di campagna, a causa della fuoriuscita del “sacco” dall’interno del paramento murario rendendo impossibile accedere agli ambienti interni del nuraghe inquadrato come “a corridoio”.