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Pozzo Sacro di Matzanni

Il villaggio è costituito da tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso al pozzo è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Pozzo Sacro di Matzanni

Il villaggio è costituito da tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso al pozzo è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Pozzo Sacro di Matzanni

Il villaggio è costituito da tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso al pozzo è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Nuraghe Sa Fogaia

Si tratta di un singolare nuraghe a corridoio, complesso ed irregolare, che si compone di tre grandi corpi megalitici affiancati e varie costruzioni secondarie. Esso ha un”altezza residua di oltre 6 metri ed è stato edificato sulla roccia affiorante con blocchi poliedrici di basalto sovrapposti a secco in opera poligonale. Il nuraghe è databile, nella sua prima fase costruttiva, al Bronzo Medio iniziale. (Villasilli.it)

Nuraghe Orruttu

I reperti ci dicono che è stato frequentato dal Bronzo medio fino al Bronzo recente. E’ costruito con grandi blocchi di calcare e conservava una camera con due nicchie e una scala. Ora il crollo ostruisce l’accesso. Nei pressi del nuraghe si riconoscono i resti di una capanna costituita da un vano circolare e da un atrio.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Andrea Sanna
Codice Geo: NUR5191
> Scheda Geoportale
Nuraghe Orruttu

I reperti ci dicono che è stato frequentato dal Bronzo medio fino al Bronzo recente. E’ costruito con grandi blocchi di calcare e conservava una camera con due nicchie e una scala. Ora il crollo ostruisce l’accesso. Nei pressi del nuraghe si riconoscono i resti di una capanna costituita da un vano circolare e da un atrio.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Andrea Sanna
Codice Geo: NUR5191
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Nuraghe Orruttu

I reperti ci dicono che è stato frequentato dal Bronzo medio fino al Bronzo recente. E’ costruito con grandi blocchi di calcare e conservava una camera con due nicchie e una scala. Ora il crollo ostruisce l’accesso. Nei pressi del nuraghe si riconoscono i resti di una capanna costituita da un vano circolare e da un atrio.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Andrea Sanna
Codice Geo: NUR5191
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Nuraghe Orruttu

I reperti ci dicono che è stato frequentato dal Bronzo medio fino al Bronzo recente. E’ costruito con grandi blocchi di calcare e conservava una camera con due nicchie e una scala. Ora il crollo ostruisce l’accesso. Nei pressi del nuraghe si riconoscono i resti di una capanna costituita da un vano circolare e da un atrio.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Andrea Sanna
Codice Geo: NUR5191
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Nuraghe Orruttu

I reperti ci dicono che è stato frequentato dal Bronzo medio fino al Bronzo recente. E’ costruito con grandi blocchi di calcare e conservava una camera con due nicchie e una scala. Ora il crollo ostruisce l’accesso. Nei pressi del nuraghe si riconoscono i resti di una capanna costituita da un vano circolare e da un atrio.

Comune: OSINI
Prov: Nuoro
Autore: Andrea Sanna
Codice Geo: NUR5191
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Complesso archeologico di Pranu Mutteddu

Esteso 200 mila metri quadri e immerso in lussureggianti querce da sughero e macchia mediterranea delle colline del Gerrei, è uno dei più suggestivi e importanti siti archeologici della Sardegna interna. A pochi chilometri dall’abitato di Goni, lungo la provinciale per Cagliari (ad appena mezz’ora dal capoluogo), ammirerai il parco di Pranu Muttedu, un’estesa piattaforma arenacea e scistosa dove sorge un vasto complesso monumentale prenuragico, ‘diviso’ in più agglomerati. A nord, in località su Crancu, c’è l’agglomerato di capanne di riferimento della necropoli. A sud del villaggio, si trovano i sepolcreti di Pranu Muttedu e di Nuraxeddu, eccezionalmente attorniati da folti gruppi di menhir, in coppie, in allineamento o all’interno delle stesse tombe, e da costruzioni rotonde di probabile carattere sacrale. Ancora più a sud sorge scavata in roccione, la necropoli a domus de Janas di Genna Accas con tre circoli tombali. Altre strutture affiorano in zona: particolarmente interessanti i resti del dolmen ad allée couverte di Baccoi. L’eccezionalità del sito deriva anche dalla più alta concentrazione di menhir che si conosca in Sardegna: circa 60, distribuiti variamente, in coppia, in allineamenti, in piccoli gruppi, talora nelle stesse architetture tombali. Sono del tipo ‘protoantropomorfo’, a forma ogivale e superficie anteriore piana.

I sepolcri sono costituiti da due o tre anelli concentrici di pietre, talvolta con paramento gradonato per sostenere il tumulo. Al centro, la camera funeraria, alla quale accederai tramite un corridoio formato da lastroni ortostatici, coperti a piattabanda. Le celle interne sono circolari o allungate, in base a quante sepolture ospitassero. Le coperture erano tabulari o a pseudovolta. La grandiosa tomba II presenta ingresso, anticella e cella funeraria scavati in due distinti blocchi rocciosi accuratamente adagiati e predisposti: per fine lavorazione e disegno architettonico richiamano le sepolture a domus de Janas. Gli scavi hanno restituito vasetti miniaturistici, punte di freccia in ossidiana e vari altri oggetti, tra cui un pugnaletto in selce e un’accettina in pietra bianca. Dai manufatti si fa risalire il complesso al Neolitico recente (3200-2800 a.C) con ‘inserimenti’ tardivi sino al 2600 a.C.

Villaggio nuragico Bruncu Maduli o Bruncu Madugui

è il ‘padre di tutti i nuraghi’, il protonuraghe Madugui (nome locale) o Maduli (denominazione archeologica), che svetta sul ciglio sud-orientale, particolarmente sporgente, dell’altopiano. Oggi le sue mura sono alte quattro metri e mezzo, un tempo di più. È uno degli esempi più significativi della tipologia architettonica protonuragica (o pseudonuragica), prototipo dei ‘nuraghi a corridoio’, in seguito evolutisi in torri o agglomerati di torri chiuse a falsa cupola (tholos).

Villaggio nuragico Bruncu Maduli o Bruncu Madugui

è il ‘padre di tutti i nuraghi’, il protonuraghe Madugui (nome locale) o Maduli (denominazione archeologica), che svetta sul ciglio sud-orientale, particolarmente sporgente, dell’altopiano. Oggi le sue mura sono alte quattro metri e mezzo, un tempo di più. È uno degli esempi più significativi della tipologia architettonica protonuragica (o pseudonuragica), prototipo dei ‘nuraghi a corridoio’, in seguito evolutisi in torri o agglomerati di torri chiuse a falsa cupola (tholos).