Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
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Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
Quando si parla di Is Clamoris si pensa principalmente alla meravigliosa Fonte Sacra presente a bordo strada lungo la SP13 in direzione Perdasdefogu, ma nessuno immagina che a circa 300 metri si trova uno dei più grandi e raffinati pozzi sacri di tutta la Sardegna. Venne scavato ed indagato scientificamente nel 2002, quello che riemerse superò ogni aspettativa. Il sito è composto da un meraviglioso pozzo sacro con vestibolo racchiuso da un grandissimo temenos provvisto di sedute lungo il perimetro interno. Il monumento venne realizzato utilizzando diverse tipologie di rocce, marne e scisti locali per temenos e parte esterna del pozzo, mentre per la scala e le pareti interne venne utilizzato il travertino probabilmente trasportato da alcune cascate distanti km (Abellada e Perda Longa). Ad oggi risulta l’unico pozzo sacro edificato con questa roccia. Purtroppo nonostante il sito fosse provvisto di ponteggi e impalcature di sostegno, una piena del Rio Flumineddu nel 2013 danneggiò fortemente il sito facendo crollare parte della camera del pozzo sulla scala. Oggi sono visibili solo 12 scalini (in origine erano più di 20 con una lunghezza di ben 8,50 metri) più 4 gradini della “scala rovesciata” tipica in queste strutture. Con questo gioiello Escalaplano si piazza tra i paesi con più monumenti dedicati al culto delle acque, Fonte Sacra Is Clamoris, Pozzo Sacro Is Clamoris e Fonte Marcantoni, tre gioielli di rara bellezza con alcuni unicum…ma ci sarebbe anche una quarta area sacra, ancora più grande e mai indagata. Speriamo di vedere questi tesori valorizzati e restaurati il prima possibile
Questo nuraghe è situato, nel confine tra Sant’Anna Arresi e Teulada, sulla vetta della collina omonima a circa 315 metri sul livello del mare. Ci si arriva dopo una faticosa e ripida salita, dopo aver lasciato l’auto nella strada sterrata che da Is Domus (Sant’Anna Arresi) conduce a Perdaiola (Teulada). Costituito prevalentemente da massi simili a quelli del nuraghe Arresi, sono visibili quattro torri, più una quasi completamente distrutta. Si notano dei passaggi sotterranei occlusi dal crollo. Nella zona circostante sono state trovate tracce di ossidiana e alcuni frammenti di mazze e chissà quanto è stato trafugato dai tombaroli, di cui abbiamo trovato tracce durante un recente sopralluogo. Il nuraghe Giara offre una splendida visuale, si a vede, a est, capo Spartivento e a ovest, Portoscuso, oltre alle isole di Sant’Antioco, della Vacca e del Toro.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Valeria Tornù
Codice Geo: NUR5231
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Questo nuraghe è situato, nel confine tra Sant’Anna Arresi e Teulada, sulla vetta della collina omonima a circa 315 metri sul livello del mare. Ci si arriva dopo una faticosa e ripida salita, dopo aver lasciato l’auto nella strada sterrata che da Is Domus (Sant’Anna Arresi) conduce a Perdaiola (Teulada). Costituito prevalentemente da massi simili a quelli del nuraghe Arresi, sono visibili quattro torri, più una quasi completamente distrutta. Si notano dei passaggi sotterranei occlusi dal crollo. Nella zona circostante sono state trovate tracce di ossidiana e alcuni frammenti di mazze e chissà quanto è stato trafugato dai tombaroli, di cui abbiamo trovato tracce durante un recente sopralluogo. Il nuraghe Giara offre una splendida visuale, si a vede, a est, capo Spartivento e a ovest, Portoscuso, oltre alle isole di Sant’Antioco, della Vacca e del Toro.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Valeria Tornù
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Questo nuraghe è situato, nel confine tra Sant’Anna Arresi e Teulada, sulla vetta della collina omonima a circa 315 metri sul livello del mare. Ci si arriva dopo una faticosa e ripida salita, dopo aver lasciato l’auto nella strada sterrata che da Is Domus (Sant’Anna Arresi) conduce a Perdaiola (Teulada). Costituito prevalentemente da massi simili a quelli del nuraghe Arresi, sono visibili quattro torri, più una quasi completamente distrutta. Si notano dei passaggi sotterranei occlusi dal crollo. Nella zona circostante sono state trovate tracce di ossidiana e alcuni frammenti di mazze e chissà quanto è stato trafugato dai tombaroli, di cui abbiamo trovato tracce durante un recente sopralluogo. Il nuraghe Giara offre una splendida visuale, si a vede, a est, capo Spartivento e a ovest, Portoscuso, oltre alle isole di Sant’Antioco, della Vacca e del Toro.
Prov: Carbonia-Iglesias
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Prov: Carbonia-Iglesias
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Prov: Carbonia-Iglesias
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Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Valeria Tornù
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