Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
#immagini: 198
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Il sito archeologico di Sant’Efis, con nuraghe, capanne e pozzo nuragico, ospita un importante insediamento di epoca romana e i ruderi della chiesa medievale dedicata al Santo martire Efisio.
Il nuraghe colpisce per il fatto che risulta edificato su un enorme formazione granitica, l’accesso è attualmente possibile solo dalla sommità con una ripida scala. Il suo interno però risulta ostruito dai crolli. Tutto intorno al nuraghe vi sono i massi derivanti dai crolli dei paramenti esterni del nuraghe stesso. Poco distante si trova il pozzo anch’esso ostruito.
Si tratta di un piccolo dolmen ancora integro.
Si tratta di un piccolo dolmen ancora integro.
Si tratta di un piccolo dolmen ancora integro.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
E’ una piccola necropoli composta da 5 domus de janas, di cui una appena abbozzata.