Il nuraghe complesso Gabutele, data la sua posizione dominante sull’alta e omonima collina, è abbastanza faticoso da raggiungere. Si può distinguere da lontano la torre centrale mentre si vedono le altre costruzioni adiacenti il nuraghe.
Si raggiunge percorrendo la strada di penetrazione agraria Nuoro-Orani e dopo aver superato la nuova centrale elettrica ENEL si gira a sinistra e si prosegue a piedi lungo un sentiero che porta fino alla sommità della collina. (archeoarcinuoro)
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La testa del toro ritrovata nel sacello è conservata nel comune di Nughedu San Nicolò
Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio di Norbello. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)
Probabilmente si tratta di una vasca mobile con scolo, realizzato in pietra solo per pigiatura senza vasca di raccolta.
Prov: Oristano
Autore: Acrissantu per Wikimapia
Codice Geo: NUR3936
> Scheda Geoportale
Si trova nel territorio comunale di Monteleone Rocca Doria (SS).Per un errore di trascrizione il Taramelli lo chiama Caloia.
Prov: Sassari
Autore: Acrissantu per Wikimapia
Codice Geo: NUR3540
> Scheda Geoportale
Presenta due ingressi, quello principale o inferiore è suborizzontale ed è perennemente nascosto dai rovi, quindi di difficile individuazione; quello superiore è a pozzo e risulta generalmente ostruito da pietrame, per cui risulta praticamente impossibile trovarlo (in ogni caso la sua disostruzione non presenta difficoltà).
E’ la maggiore e più importante grotta di Bonu Ighinu. E’ stata di recente collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio. Morfologicamente la cavità può essere suddivisa in due parti principali: il ramo fossile, che è quello iniziale, ed il ramo attivo, attraversato in tutta la sua lunghezza da un torrente; fossile è pure il grande salone della parte più interna. Complessivamente la lunghezza della grotta è di 740m e lo sviluppo spaziale risulta essere di 1500 m, per cui la cavità è tra le maggiori della provincia di Sassari (fonte: le Grotte di Bonu Ighinu nel comune di Mara, a cura di Mauro Mucedda e Giuseppe Grafitti – Edizioni Segnavia). Si trova all’interno del territorio comunale di Mara (SS).
Vi furono scoperte le prime testimonianze della cultura di Bonuighinu (Neolitico Medio, 5° millennio a.C.)
E’ la maggiore e più importante grotta di Bonu Ighinu. E’ stata di recente collegata con la sovrastante Grotta del Pozzaccio. Morfologicamente la cavità può essere suddivisa in due parti principali: il ramo fossile, che è quello iniziale, ed il ramo attivo, attraversato in tutta la sua lunghezza da un torrente; fossile è pure il grande salone della parte più interna. Complessivamente la lunghezza della grotta è di 740m e lo sviluppo spaziale risulta essere di 1500 m, per cui la cavità è tra le maggiori della provincia di Sassari (fonte: le Grotte di Bonu Ighinu nel comune di Mara, a cura di Mauro Mucedda e Giuseppe Grafitti – Edizioni Segnavia). Si trova all’interno del territorio comunale di Mara (SS).
Vi furono scoperte le prime testimonianze della cultura di Bonuighinu (Neolitico Medio, 5° millennio a.C.)