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Nuraghe Laveria o La Piramide

Il nuraghe Laveria è un monotorre ubicato sulla sommità di una piccola collina posta a ridosso della recinzione della Laveria; la struttura ha planimetria sub-circolare, con diametro NE/SO di 9 m; la muratura perimetrale è leggibile nei lati S ed O, è costituita da blocchi di basalto di medie e grandi dimensioni appena sbozzati e messi in opera a filari irregolari; si conserva in elevato per massimo otto filari di blocchi nel lato S, il meglio conservato; l’interno della struttura è obliterato dal materiale di crollo ed è ricoperto da fitta vegetazione, elementi che impediscono di individuare la posizione dell’ingresso e di leggere l’articolazione degli spazi interni.
In bibliografia si menziona l’esistenza di un villaggio testimoniata dalla presenza di almeno due capanne circolari, che attualmente risultano di difficile individuazione.
Fonte informazioni: la descrizione sul nuraghe è stata presa dalla relativa scheda pubblicata sul Catalogo di Sardegna Cultura. (Andrea Mura-Nuragando Sardegna)

Fonte nuragica di Puntanarcu

Ha una caratteristica mai descritta prima:è costruita a “tutto tondo”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base (Fig. 1), che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva.

Nuraghe Losa

Il mastio risale al XV-XIII secolo a.C., mentre il bastione, l’antemurale e la cinta muraria risalgono al XIII-fine XII. Già nella prima Età del ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso. Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i reperti del VII-VIII secolo.

Nuraghe Zuras

Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C. È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata. All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.