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Conserva un’unica camera quadrata, mentre aggiunte successive (forse del XIX secolo d.C.) sono il grande recinto per bestiame e la struttura costruita sopra il tempio. Sorge a breve distanza da un deposito votivo d’età nuragica e da un tempio a pozzo. (Marecalmo)
Prov: Medio Campidano
Autore: S.P.A.I. Associati
Codice Geo: NUR12714
> Scheda Geoportale
Conserva un’unica camera quadrata, mentre aggiunte successive (forse del XIX secolo d.C.) sono il grande recinto per bestiame e la struttura costruita sopra il tempio. Sorge a breve distanza da un deposito votivo d’età nuragica e da un tempio a pozzo. (Marecalmo)
Prov: Medio Campidano
Autore: Corrado per Wikimapia
Codice Geo: NUR12714
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Conserva un’unica camera quadrata, mentre aggiunte successive (forse del XIX secolo d.C.) sono il grande recinto per bestiame e la struttura costruita sopra il tempio. Sorge a breve distanza da un deposito votivo d’età nuragica e da un tempio a pozzo. (Marecalmo)
Prov: Medio Campidano
Autore: Corrado per Wikimapia
Codice Geo: NUR12714
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Conserva un’unica camera quadrata, mentre aggiunte successive (forse del XIX secolo d.C.) sono il grande recinto per bestiame e la struttura costruita sopra il tempio. Sorge a breve distanza da un deposito votivo d’età nuragica e da un tempio a pozzo. (Marecalmo)
Prov: Medio Campidano
Autore: Corrado per Wikimapia
Codice Geo: NUR12714
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Già nel 1992 l’archeologo Ercole Contu relaziona alla Soprintendenza di Sassari ipotizzando la scoperta o di colonne romane, ipotesi subito scartatata, o di betili, cosa più precisa. Della scoperta evidenzia il carattere eccezionale della cosa. Io a dirla tutta “sas pedras ficchidas” così sono conosciute in paese le conoscevo da tempo immemorabile, si fa per dire, cioè da quando ancor piccoli ci recavamo a fare legna boschiva, facendo la massima attenzione a non avvicinarci a tali fatui e indeterminati mostri cattivi. Il tempo coi fattori climatici che si ripetono da millenni ne hanno minato la stabilità tanto è che molti spezzoni si sono staccati e sono rotolati a valle. Altri rimangono in piedi, non si sa per quanto, spero, almeno il tempo necessario perchè sia fatto uno studio del sito che, certamente è in assoluto unico in Sardegna forse nel mediterraneo.
Già nel 1992 l’archeologo Ercole Contu relaziona alla Soprintendenza di Sassari ipotizzando la scoperta o di colonne romane, ipotesi subito scartatata, o di betili, cosa più precisa. Della scoperta evidenzia il carattere eccezionale della cosa. Io a dirla tutta “sas pedras ficchidas” così sono conosciute in paese le conoscevo da tempo immemorabile, si fa per dire, cioè da quando ancor piccoli ci recavamo a fare legna boschiva, facendo la massima attenzione a non avvicinarci a tali fatui e indeterminati mostri cattivi. Il tempo coi fattori climatici che si ripetono da millenni ne hanno minato la stabilità tanto è che molti spezzoni si sono staccati e sono rotolati a valle. Altri rimangono in piedi, non si sa per quanto, spero, almeno il tempo necessario perchè sia fatto uno studio del sito che, certamente è in assoluto unico in Sardegna forse nel mediterraneo.
Già nel 1992 l’archeologo Ercole Contu relaziona alla Soprintendenza di Sassari ipotizzando la scoperta o di colonne romane, ipotesi subito scartatata, o di betili, cosa più precisa. Della scoperta evidenzia il carattere eccezionale della cosa. Io a dirla tutta “sas pedras ficchidas” così sono conosciute in paese le conoscevo da tempo immemorabile, si fa per dire, cioè da quando ancor piccoli ci recavamo a fare legna boschiva, facendo la massima attenzione a non avvicinarci a tali fatui e indeterminati mostri cattivi. Il tempo coi fattori climatici che si ripetono da millenni ne hanno minato la stabilità tanto è che molti spezzoni si sono staccati e sono rotolati a valle. Altri rimangono in piedi, non si sa per quanto, spero, almeno il tempo necessario perchè sia fatto uno studio del sito che, certamente è in assoluto unico in Sardegna forse nel mediterraneo.
Già nel 1992 l’archeologo Ercole Contu relaziona alla Soprintendenza di Sassari ipotizzando la scoperta o di colonne romane, ipotesi subito scartatata, o di betili, cosa più precisa. Della scoperta evidenzia il carattere eccezionale della cosa. Io a dirla tutta “sas pedras ficchidas” così sono conosciute in paese le conoscevo da tempo immemorabile, si fa per dire, cioè da quando ancor piccoli ci recavamo a fare legna boschiva, facendo la massima attenzione a non avvicinarci a tali fatui e indeterminati mostri cattivi. Il tempo coi fattori climatici che si ripetono da millenni ne hanno minato la stabilità tanto è che molti spezzoni si sono staccati e sono rotolati a valle. Altri rimangono in piedi, non si sa per quanto, spero, almeno il tempo necessario perchè sia fatto uno studio del sito che, certamente è in assoluto unico in Sardegna forse nel mediterraneo.
Nuraghe complesso a pianta quadrilobata. Conserva la tholos intatta.