I ruderi del nuraghe Lepuri non sono facilmente individuabili . Del nuraghe, posto forse a guardia del torrente che scorreva poco lontano a sud, restano pochi segmenti murari non continui che farebbero pensare ad una struttura di pianta allungata e costruita con l’utilizzo di grossi massi per nulla lavorati o al massimo appena sbozzati. (M.Rosaria Manunza)
#immagini: 8265
Il nuraghe presenta una caratteristica pianta ellittica allungata rispondente al tipo dei nuraghi a corridoio e la sua struttura si imposta sulla roccia naturale alla quale in parte si adatta. In alcuni punti del perimetro esterno l’elevato si conserva fino a sei filari di altezza cosicché si può apprezzare come l’aggetto dei blocchi di base decresca gradualmente dal basso verso l’alto. (M.Rosaria Manunza)
Si distinguono due piani disposti su livelli differenti: quello inferiore è un vano di pianta subellittica con un ingresso aperto verso l’esterno a nordest, mentre sulla sua parete di fondo si apre una sorta di corridoio (se non addirittura un vano scala) che nell’ angolo sud-occidentale curva apparentemente in direzione del livello superiore della costruzione.
Sul lato sinistro rispetto all’entrata si distingue ancora l’invito di una scala che voltava forse verso nordest, mentre nell’angolo nord-orientale della camera si vede affiorare un bancone di roccia naturale.
A sudest e a nordovest, ad una quota inferiore rispetto alle strutture descritte, sono stati individuati due tratti murari particolarmente poderosi, anche se di fattura grossolana.
Entrambi sono impostati sulla roccia naturale e si conservano per un’altezza di circa 2 m. (M.Rosaria Manunza)
L’imponente nuraghe Sa Fraigada è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale.
L’imponente nuraghe Sa Fraigada è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale.
L’allineamento di pietre fitte di Serra Pillonadori sorge alle pendici sud-occidentali del rilievo di Su Niu de is Crobus e ad ovest del Baccu Ungroneddus in una posizione dalla quale si può abbracciare in un unico sguardo la vallata di S. Barbara e del rio Solanas e che dal basso è visibile praticamente da tutti i punti dei rilievi e delle valli interne.Le cinque pietre granitiche delle quali si compone sono disposte su un asse nord-sud e volgono la faccia ad est. (M.Rosaria Manunza)
L’allineamento di pietre fitte di Serra Pillonadori sorge alle pendici sud-occidentali del rilievo di Su Niu de is Crobus e ad ovest del Baccu Ungroneddus in una posizione dalla quale si può abbracciare in un unico sguardo la vallata di S. Barbara e del rio Solanas e che dal basso è visibile praticamente da tutti i punti dei rilievi e delle valli interne.Le cinque pietre granitiche delle quali si compone sono disposte su un asse nord-sud e volgono la faccia ad est. (M.Rosaria Manunza)
L’allineamento di pietre fitte di Serra Pillonadori sorge alle pendici sud-occidentali del rilievo di Su Niu de is Crobus e ad ovest del Baccu Ungroneddus in una posizione dalla quale si può abbracciare in un unico sguardo la vallata di S. Barbara e del rio Solanas e che dal basso è visibile praticamente da tutti i punti dei rilievi e delle valli interne.Le cinque pietre granitiche delle quali si compone sono disposte su un asse nord-sud e volgono la faccia ad est. (M.Rosaria Manunza)
Costruito in piena età nuragica, il pozzo sacro di Silius presenta gli elementi canonici dei templi dedicati al culto delle acque: il vestibolo esterno, l’ingresso col vano scala, entrambi a pianta trapezoidale, la breve scalinata che scende verso il pozzo. I gradini sono purtroppo pieni di detriti, ma è perfettamente visibile la struttura che sta al di sopra di essi, e che ne segue l’andamento in maniera speculare con i suoi otto architravi degradanti. La cella contenente l’acqua è coperta da una cupola ogivale alta poco meno di 4 metri, completamente interrata. Il monumento è purtroppo molto degradato a causa di scavi clandestini e sciagurati atti di vandalismo.
Costruito in piena età nuragica, il pozzo sacro di Silius presenta gli elementi canonici dei templi dedicati al culto delle acque: il vestibolo esterno, l’ingresso col vano scala, entrambi a pianta trapezoidale, la breve scalinata che scende verso il pozzo. I gradini sono purtroppo pieni di detriti, ma è perfettamente visibile la struttura che sta al di sopra di essi, e che ne segue l’andamento in maniera speculare con i suoi otto architravi degradanti. La cella contenente l’acqua è coperta da una cupola ogivale alta poco meno di 4 metri, completamente interrata. Il monumento è purtroppo molto degradato a causa di scavi clandestini e sciagurati atti di vandalismo.
























