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Menhir Sa Perda de s’Omini

Il Menhir Sa Perda de s’Omini, posto sopra un promontorio, a un’altezza di circa 230 mt slm, è un monolite che deve la sua forma alla probabile opera degli agenti atmosferici. Ha le sembianze di un viso umano. Taluni ritengono sia funzionale all’antico culto della Dea Madre e ciò anche in considerazione della presenza di resti di non ben definite strutture, adiacenti ad uno dei due monoliti. Anticamente, ma ancora oggi, viene considerato essere il centro dell’Isola

Menhir Sa Perda de s’Omini

Il Menhir Sa Perda de s’Omini, posto sopra un promontorio, a un’altezza di circa 230 mt slm, è un monolite che deve la sua forma alla probabile opera degli agenti atmosferici. Ha le sembianze di un viso umano. Taluni ritengono sia funzionale all’antico culto della Dea Madre e ciò anche in considerazione della presenza di resti di non ben definite strutture, adiacenti ad uno dei due monoliti. Anticamente, ma ancora oggi, viene considerato essere il centro dell’Isola

Circolo tombale Sa Perda de s’Omini

A circa 350 mt dal menhir Sa Perda de s’Omini si trova un circolo tombale di circa 150 cm di diametro, formato da massi di varie forme e dimensioni, disposti a cerchio, e da 3 lastre di trachite infisse nel terreno, di cui una, la più alta, con la punta triangolare. A sud di questa lastra il tracciato si interrompe improvvisamente per riprendere dopo circa 50 cm, spazio che molto probabilmente in origine era occupato dalle 2 lastre di trachite che si trovano li coricate.

Circolo tombale Sa Perda de s’Omini

A circa 350 mt dal menhir Sa Perda de s’Omini si trova un circolo tombale di circa 150 cm di diametro, formato da massi di varie forme e dimensioni, disposti a cerchio, e da 3 lastre di trachite infisse nel terreno, di cui una, la più alta, con la punta triangolare. A sud di questa lastra il tracciato si interrompe improvvisamente per riprendere dopo circa 50 cm, spazio che molto probabilmente in origine era occupato dalle 2 lastre di trachite che si trovano li coricate.

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).