L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
#immagini: 2035
L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
L”area archeologica è situata sul versante S del Monte Senes, nella Baronia, regione della costa E della Sardegna. La fonte conserva il pozzetto di captazione della sorgente naturale, tuttora alimentata e la parte O della facciata monumentale.
Avanza anche una parte del muro di recinzione-terrazzamento orientato N-S, costruito sull”affioramento della roccia granitica.
Fonte poco nota di chiara foggia nuragica
Il sito è risalente all’ Età del Bronzo ed è stato realizzato interamente con rocce basaltiche finemente lavorate. La struttura consta di una parete muraria quasi totolamente distrutta: è visibile solo la base del pozzo in quanto risulta privo della copertuta della Tholos( difficile da poter ipotizzare come tipologia) anche se la camera è rimasta intatta. Possiamo contare 9 gradini che scendono verso il basso, fino a raggiungere l’acqua a circa due metri sotto terra.
Il sito è risalente all’ Età del Bronzo ed è stato realizzato interamente con rocce basaltiche finemente lavorate. La struttura consta di una parete muraria quasi totolamente distrutta: è visibile solo la base del pozzo in quanto risulta privo della copertuta della Tholos( difficile da poter ipotizzare come tipologia) anche se la camera è rimasta intatta. Possiamo contare 9 gradini che scendono verso il basso, fino a raggiungere l’acqua a circa due metri sotto terra.
Il sito è risalente all’ Età del Bronzo ed è stato realizzato interamente con rocce basaltiche finemente lavorate. La struttura consta di una parete muraria quasi totolamente distrutta: è visibile solo la base del pozzo in quanto risulta privo della copertuta della Tholos( difficile da poter ipotizzare come tipologia) anche se la camera è rimasta intatta. Possiamo contare 9 gradini che scendono verso il basso, fino a raggiungere l’acqua a circa due metri sotto terra.
Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.
Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.
Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.
Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.
Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.
























