Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
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Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Il tempio è costituito da un piccolo vestibolo, da una scala discendente stretta e coperta a solaio gradonato, e da una camera circolare coperta a tholos. Le strutture emergenti sono attualmente limitate al muro perimetrale a forma di serratura di chiave che racchiude l’atrio ed il tamburo del pozzo. Il vestibolo, parzialmente lastricato, ha pianta rettangolare: non è presente il bancone-sedile. La scala di accesso alla camera del pozzo, dalle pareti verticali, è costituita da 12 gradini.
Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo agli operatori del culto.
L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo agli operatori del culto.
L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo agli operatori del culto.
L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo agli operatori del culto.
L’area archeologica di Orri è ubicata nel territorio del Comune di Arborea, sulle attuali rive di un piccolo specchio d’acqua chiuso da un tombolo, che si affaccia sulla acque del Golfo meridionale di Oristano. Della costruzione del pozzo, in blocchi di pietra locale appena lavorati e che purtroppo mostra fasi di spoglio e scavo clandestino, residua probabilmente un corridoio/atrio, una breve scalinata di accesso all’acqua e parte della tholos che inscriveva la zona con l’acqua sorgiva – acqua che tutt’oggi continua ad affluire –, e che rappresentava il sancta santorum, area il cui accesso era riservato solo agli operatori del culto.