Resti di due pozzi sacri dell’epoca Nuragica, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro. Il primo pozzo si presenta quasi interamente interrato. Il secondo si presenta in ottimo stato di conservazione, con l’ingresso formato da una scalinata semi sepolta. La sua forma cilindrica ha un diametro di circa 2 m e una profondità di circa 3 m è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali. La presenza di due pozzi sacri fa pensare ad un centro sacro di notevole importanza.
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Resti di due pozzi sacri dell’epoca Nuragica, posti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro. Il primo pozzo si presenta quasi interamente interrato. Il secondo si presenta in ottimo stato di conservazione, con l’ingresso formato da una scalinata semi sepolta. La sua forma cilindrica ha un diametro di circa 2 m e una profondità di circa 3 m è costruito con blocchi di pietrame disposti in filari orizzontali. La presenza di due pozzi sacri fa pensare ad un centro sacro di notevole importanza.
Il pozzo si trova nelle vicinanze del nuraghe Ardasai
Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all’età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
Il tempio di Sant”Anastasia sorge presso l”omonima chiesa, nella parte alta di Sardara, ai piedi del costone che sale verso il colle di Pran’e Cuaddus, nel Campidano centrale. Il santuario, uno dei più importanti della Sardegna nuragica, ha come fulcro il tempio a pozzo. Il tempio, datato al tardo Bronzo (XIII-XII sec. a.C.), è inserito in un articolato insediamento a carattere civile e religioso ancora in fase di scavo.
























