La necropoli è costituita da due gruppi, di 7 e 31 unità, di domus de janas ipogee; una soltanto è monocellulare mentre le altre hanno planimetrie più articolate e una di esse contiene fino a undici vani. Sono del tipo “a proiezione verticale e orizzontale”, ossia accessibili attraverso un pozzetto verticale oppure un dromos discendente, quasi sempre provvisto di gradini che immettono nel vestibolo.
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Il sito funerario, databile al III millennio a.C. e utilizzato fino ai primi secoli del II millennio a.C., è composto da tredici domus de janas. I reperti ritrovati sono ascrivibili alla cultura di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro e sono oggi in gran parte conservati nel museo Villa Sulcis di Carbonia. Sulla sommità del colle in cui è situata la necropoli è presente un nuraghe monotorre.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Bibi Pinna
Codice Geo: NUR7466
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uattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una. A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente.
uattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una. A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente.
uattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una. A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente.
uattro tombe dei giganti, poste a poca distanza l’una dall’altra e in diverso stato di conservazione. Sono costruite con blocchi di calcare locale e misurano poco più di 10 metri di lunghezza, tranne una. A causa di scavi abusivi, non è stato restituito un contesto stratigrafico intatto. Tuttavia è stato possibile riconoscere una sequenza databile tra l’età del Bronzo medio avanzato e il Bronzo recente.
























