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Tomba di Giganti presso chiesa di S.Giorgio

In territorio di Ulassai, alla scoperta dell’antichissima chiesa di San Giorgio, ci si imbatte in una piccola tomba di giganti poco nota; ha la camera ad ogiva praticamente intatta che a sua volta è protetta da un tumulo di terra, mentre l’imboccatura appare ben visibile, forse perché reimpiegata in tempi recenti come ricovero di bestiame.

Comune: ULASSAI
Prov: Nuoro
Autore: Maurizio Serra
Tomba di Giganti presso chiesa di S.Giorgio

In territorio di Ulassai, alla scoperta dell’antichissima chiesa di San Giorgio, ci si imbatte in una piccola tomba di giganti poco nota; ha la camera ad ogiva praticamente intatta che a sua volta è protetta da un tumulo di terra, mentre l’imboccatura appare ben visibile, forse perché reimpiegata in tempi recenti come ricovero di bestiame.

Comune: ULASSAI
Prov: Nuoro
Autore: Maurizio Serra
Tomba di Giganti di Moru

La costruzione è databile al XIII secolo a.C. e costituisce il monumento funerario sepolcrale pertinente al Nuraghe Albucciu , da cui dista poche decine di metri. In questa tomba il corpo rettangolare, a lastroni piani, è circondato da un tumulo di pietrame , anch’esso dal profilo rettangolare. L’esedra si riduce ad una serie di blocchi e piccole lastre che privano il monumento del senso di grandiosità che connota le altre sepolture megalitiche. Notevole lo spessore murario della tomba, di circa 6 metri. La struttura ha subito rimaneggiamenti in epoche diverse ed è stata riutilizzata varie volte. (Mibact)

Tomba di giganti di Moru

La costruzione è databile al XIII secolo a.C. e costituisce il monumento funerario sepolcrale pertinente al Nuraghe Albucciu , da cui dista poche decine di metri. In questa tomba il corpo rettangolare, a lastroni piani, è circondato da un tumulo di pietrame , anch’esso dal profilo rettangolare. L’esedra si riduce ad una serie di blocchi e piccole lastre che privano il monumento del senso di grandiosità che connota le altre sepolture megalitiche. Notevole lo spessore murario della tomba, di circa 6 metri. La struttura ha subito rimaneggiamenti in epoche diverse ed è stata riutilizzata varie volte. (Mibact)

Tomba di Giganti di Moru

La costruzione è databile al XIII secolo a.C. e costituisce il monumento funerario sepolcrale pertinente al Nuraghe Albucciu , da cui dista poche decine di metri. In questa tomba il corpo rettangolare, a lastroni piani, è circondato da un tumulo di pietrame , anch’esso dal profilo rettangolare. L’esedra si riduce ad una serie di blocchi e piccole lastre che privano il monumento del senso di grandiosità che connota le altre sepolture megalitiche. Notevole lo spessore murario della tomba, di circa 6 metri. La struttura ha subito rimaneggiamenti in epoche diverse ed è stata riutilizzata varie volte. (Mibact)

Tomba di giganti di Iscrallotze

La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)

Tomba di giganti di Iscrallotze

La camera funeraria è costruita con filari aggettanti che determinano una copertura a sezione ogivale. La struttura muraria è in tecnica mista, ortostatica e a filari irregolari di grossi massi ciclopici. Sulla fronte era collocata una stele centinata bilitica con lunetta e riquadro incorniciante il portello. La parte sommitale della lunetta, pur se lacunosa, rivela la peculiarità della presenza di due incavi, residui dei tre presenti originariamente. I materiali rinvenuti nel corso dello scavo, provengono per la quasi totalità dall’esedra e sono riconducibili ad una fase iniziale del Bronzo medio. (Anna Depalmas, Silvia Vidili)