Il “Monte sa Priamo” in questione è una collina lunga circa 2 km e larga circa 350 mt che si sviluppa tra il letto del rio “Cannas” a nord-est ed il rio “Mannu” a sud-ovest. Raggiunge un altitudine massima di mt 144 s.l.m. ed ha una visuale che comprende tutta la valle del “Picocca” dal monte “Acuzzu” sino agli stagni di Colostrai e Feraxi arrivando al monte “Ferru”. Gli insediamenti sopra ed intorno il “Monte” abbracciano un arco temporale che va dal Neolitico con le due domus de janas, comprende 7 siti di epoca nuragica, un insediamento romano, il santuario ed il villaggio di epoca medievale.
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La tomba si trova sulle rive del lago Omodeo, ad un livello inferiore a quello medio del bacino, per cui risulta sommersa per gran parte dell’anno. Ne “riemerge” solo nei periodi in cui il livello dell’invaso si abbassa notevolmente a causa della diminuzione delle precipitazioni che lo alimentano (solitamente nel periodo successivo a quello estivo). Si conserva solo il filare di base.
La tomba si trova sulle rive del lago Omodeo, ad un livello inferiore a quello medio del bacino, per cui risulta sommersa per gran parte dell’anno. Ne “riemerge” solo nei periodi in cui il livello dell’invaso si abbassa notevolmente a causa della diminuzione delle precipitazioni che lo alimentano (solitamente nel periodo successivo a quello estivo). Si conserva solo il filare di base.
Si trova in prossimità dell’omonimo nuraghe
In prossimità della provinciale 25 per Aidomaggiore si erge il nuraghe a tancato denominato “Sa Jua”, qui raffigurato nelle belle immagini di Nicola Castangia. Il professor Pittau fa derivare il suo nome dal latino “iuga” a indicare la mandria di bovini. Mi permetto di osservare che anche nell’antico Egitto i bovini assumevano il nome di “iwa” (jua), palesemente simile al termine “ju o “juale” con il quale in lingua sarda si indica il giogo
Nuraghe monotorre che presenta 10 ordini di pietra ancora in sito, in basalto poroso, si trova in territorio di Sorradile (OR), risulta curiosa la sua ‘attuale’ posizione, infatti a seguito della costruzione del bacino artificiale Omodeo, si trova sulle rive del lago, soggetto ai continui cambiamenti del livello del lago stesso.
Nuraghe monotorre che presenta 10 ordini di pietra ancora in sito, in basalto poroso, si trova in territorio di Sorradile (OR), risulta curiosa la sua ‘attuale’ posizione, infatti a seguito della costruzione del bacino artificiale Omodeo, si trova sulle rive del lago, soggetto ai continui cambiamenti del livello del lago stesso.
Nuraghe monotorre che presenta 10 ordini di pietra ancora in sito, in basalto poroso, si trova in territorio di Sorradile (OR), risulta curiosa la sua ‘attuale’ posizione, infatti a seguito della costruzione del bacino artificiale Omodeo, si trova sulle rive del lago, soggetto ai continui cambiamenti del livello del lago stesso.
Nuraghe monotorre che presenta 10 ordini di pietra ancora in sito, in basalto poroso, si trova in territorio di Sorradile (OR), risulta curiosa la sua ‘attuale’ posizione, infatti a seguito della costruzione del bacino artificiale Omodeo, si trova sulle rive del lago, soggetto ai continui cambiamenti del livello del lago stesso.
Nuraghe monotorre che presenta 10 ordini di pietra ancora in sito, in basalto poroso, si trova in territorio di Sorradile (OR), risulta curiosa la sua ‘attuale’ posizione, infatti a seguito della costruzione del bacino artificiale Omodeo, si trova sulle rive del lago, soggetto ai continui cambiamenti del livello del lago stesso.
Il nuraghe si compone di una torre centrale circondata da una muraglia, alla quale sono addossate alcune torri secondarie. La torre centrale, che originariamente era costituita da più piani sovrapposti, conserva attualmente solo il piano inferiore e la scala che conduceva a quelli superiori, parzialmente ostruita dai crolli. (Il portalesardo)
Il nuraghe si compone di una torre centrale circondata da una muraglia, alla quale sono addossate alcune torri secondarie. La torre centrale, che originariamente era costituita da più piani sovrapposti, conserva attualmente solo il piano inferiore e la scala che conduceva a quelli superiori, parzialmente ostruita dai crolli. (Il portalesardo)