Risultati della ricerca


#immagini: 8154

Dolmen Santoreddu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Comune: ORANI
Prov: Nuoro
Autore: Nuraviganne
Codice Geo: NUR17830
> Scheda Geoportale
Dolmen Santoreddu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Comune: ORANI
Prov: Nuoro
Autore: Nuraviganne
Codice Geo: NUR17830
> Scheda Geoportale
Dolmen Santoreddu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Comune: ORANI
Prov: Nuoro
Autore: Nuraviganne
Codice Geo: NUR17830
> Scheda Geoportale
Dolmen Santoreddu

Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)

Comune: ORANI
Prov: Nuoro
Autore: Nuraviganne
Codice Geo: NUR17830
> Scheda Geoportale
Nuraghe Tolinu

Il nuraghe Tolinu, situato in una bella posizione su un altopiano che sovrasta la valle del Tirso, è un imponente monumento nuragico di tipo complesso, composto fa un a grande mastio centrale di forma tronco conica cinto da un bastione che ingloba alcune torri più piccole.

Nuraghe Pischinarza

Si tratta di un monotorre in basalto con scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.
La torre si conserva per una altezza massima di m 6,10, con ingresso volto a sudest.
L’ingresso è sormontato da un robusto e ben rifinito architrave (lungh. m 1,75; largh. m 0,75; spess. m 0,53).
Il vano-scala si apre nella parete sinistra, a m 1,85 dall’ingresso.
La camera, lievemente ellittica (diam. m 3,95/3,64), svettata all’altezza di m 4,40 (11 filari) e ampliata da tre nicchie (A,B,C), mostra una muratura meno curata di quella riscontrata all’esterno: le pietre sono appena sbozzate e messe in opera a file orizzontali non sempre regolari con
l’uso di malta e di molte zeppe di rincalzo.

Fonte informazioni: A. Moravetti, Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia, Carlo Delfino Editore.

Nuraghe Pischinarza

Si tratta di un monotorre in basalto con scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.
La torre si conserva per una altezza massima di m 6,10, con ingresso volto a sudest.
L’ingresso è sormontato da un robusto e ben rifinito architrave (lungh. m 1,75; largh. m 0,75; spess. m 0,53).
Il vano-scala si apre nella parete sinistra, a m 1,85 dall’ingresso.
La camera, lievemente ellittica (diam. m 3,95/3,64), svettata all’altezza di m 4,40 (11 filari) e ampliata da tre nicchie (A,B,C), mostra una muratura meno curata di quella riscontrata all’esterno: le pietre sono appena sbozzate e messe in opera a file orizzontali non sempre regolari con
l’uso di malta e di molte zeppe di rincalzo.

Fonte informazioni: A. Moravetti, Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia, Carlo Delfino Editore.