Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
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Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
Il complesso archeologico di Perda Longa, situato in una zona collinare a pochi chilometri da Tortolì, comprende quindici menhir, la maggior parte abbattuti, due tombe di giganti (quest’ultime di non facile individuazione) e tre nuraghi nelle colline circostanti. Tra le perdas fittas (nome in sardo dei menhir), da segnalare alcuni blocchi alti oltre 4 metri. Il sito archeologico risale al quarto millennio avanti Cristo (prenuragico), ma è stato frequentato sino all’epoca romana.
pozzo di probabile età nuragica e di probabile uso sacro, posto a m 70 a O del torrione quadrangolare. Il pozzo è costruito con conci ben modellati in calcare e vulcanite, ha la notevole profondità di circa 30 m e ha restituito una grande quantità di materiali d’età nuragica, punica e romana.
pozzo di probabile età nuragica e di probabile uso sacro, posto a m 70 a O del torrione quadrangolare. Il pozzo è costruito con conci ben modellati in calcare e vulcanite, ha la notevole profondità di circa 30 m e ha restituito una grande quantità di materiali d’età nuragica, punica e romana.
Situato su uno sperone roccioso in prossimità della strada tra Thiesi e Romana, domina il paesaggio sottostante dove si trova, in particolare, il nuraghe Majore
Situato su uno sperone roccioso in prossimità della strada tra Thiesi e Romana, domina il paesaggio sottostante dove si trova, in particolare, il nuraghe Majore
Situato su uno sperone roccioso in prossimità della strada tra Thiesi e Romana, domina il paesaggio sottostante dove si trova, in particolare, il nuraghe Majore
Situato su uno sperone roccioso in prossimità della strada tra Thiesi e Romana, domina il paesaggio sottostante dove si trova, in particolare, il nuraghe Majore