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GUERRIERO CON STOCCO E SCUDO SULLE SPALLE

84) GUERRIERO CON STOCCO E SCUDO SULLE SPALLE
Nome: guerriero con stocco e scudo sulle spalle
Professione: guerriero
Dimensioni: altezza residua 11 cm
Aspetto e vestiario: il guerriero è rappresentato frontalmente; con la mano destra porgeva quasi sicuramente il saluto devozionale, con la mano sinistra impugnava, all’estremità inferiore, uno stocco appoggiato sulla spalla e che reggeva, alle spalle, uno scudo.
L’elmo indossato ha forma conica con accenno di lembo ripiegato in avanti; ha la punta liscia ed il resto della superficie spartito in una zona ornata a spina di pesce (o rametto schematico) definita da incisioni orizzontali concentriche, due in alto e una alla base.
Il guerriero indossa:
– una tunica semplice e liscia
– un’ampia fasciatura di difesa intorno al collo, fatta di strisce sovrapposte rese con costolature alternate a incisioni; questa fascia si allarga alle spalle e al petto, proteggendoli
– il consueto pugnale ad elsa gammata, portato non sul petto ma appeso a una lunga e stretta cinghia e abbassato, in modo inusuale, sino all’orlo della tunica
Sul retro uno scudo piccolo aderente alla schiena pende dallo stocco tramite una fune. Esso mostra al centro un umbone liscio, intorno al quale il rivestimento in cuoio (che nella realtà avvolgeva la struttura di legno dello scudo) è stilisticamente indicato nel bronzetto da una serie di incisioni radiali.
La testa ha forma conica, una taglio netto e squadrato sopra al collo; i capelli sulla nuca sono stilizzati a rametto.
I lineamenti del volto sono molto marcati: sopracciglia e naso sono resi con il noto schema a T, gli occhi sono a globo schiacciato ” o a pastiglia, schizzanti a fior di pelle”. Contrastano: il piccolo segno inciso della bocca e le minuscole orecchie abbozzate.
Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: braccia mancanti, rotto lo stocco per più di metà, rotte le gambe sotto i polpacci, scudo frastagliato sul contorno.
Curiosità: interessante copricapo. Più che a un elmo, assomiglia – dice Lilliu – ai ” pilei” (berretti di pelle, di feltro o di stoffa) di immagini della cultura greca di tradizione geometrica o del mondo orientale siriano-anatolico, del quale si ha un esempio anche in Sardegna nel bronzetto fenicio-punico di Flumenlongu- Nurra (se qualcuno ci manda un’immagine … cercheremo di schedarlo per voi ?)
Immagini di RS Roberto tratte da “Viaggio nelle anticihità della Sardegna”
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO
Approfondimenti sul “pileo” (copricapo):

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Prov:
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BUE STANTE

85) BUE STANTE
Nome: bue stante
categoria: animale
Dimensioni: altezza 5 cm – lunghezza 7,5 cm
Aspetto: l’animale, impostato sulle robuste zampe a profilo uniforme, grava il peso sulle zampe anteriori verso cui scende il profilo della pancia. Le zampe anteriori sono più corte e senza indicazioni di zoccoli, come le posteriori, carnose e tondeggianti.
La testa è alta e rivolta in avanti, così pure la postura delle corna e il movimento plastico della coda, lunga e rivoltata sulla schiena.
Luogo di ritrovamento: Laèrru (SS), localitá Monte Altanu, rinvenuta tra i resti di un “antico fabbricato” supposto “tempio”, in un ripostiglio di bronzi vari, di età nuragica (altre due statuette di bue ed una di muflone, bracciali, anelli e pensioni) e romana (statuina di Minerva e stili)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari
Segni particolari: corpo integro, spuntate solo le corna. Presente la piastra rettangolare del basamento.
Curiosità: sulla groppa, dal lato sinistro, si osserva un segno ovale in rilievo. Per lo Spano esso identifica una piaga, da qui l’ipotesi che il bronzetto fosse stato offerto alla divinità come ex-voto per guarire l’animale dal male ?
Fotografie di B. Auguadro
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

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Prov:
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OFFERENTE

86) OFFERENTE
Nome: offerente
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 14 cm
Aspetto e vestiario: il devoto é raffigurato con il braccio destro alzato, come per porgere il saluto devozionale alla divinità; con il braccio sinistro piegato al gomito sostiene nel cavo della mano il vassoio dell’offerta.
Indossa una doppia tunica aderente, senza maniche e scollata, e un elegante mantello ripiegato accuratamente e appoggiato sulla spalla sinistra. Il mantello è decorato con orlo a frangia segnata da striature orizzontali. Sul petto porta una bretella con fodero coperto e pugnaletto ad elsa gammata
Il corpo e il viso sono aggraziati: il collo allungato, gli occhi con il contorno inciso (il sinistro è tondo), bocca schematica, acconciatura elegante, corpo longilineo.
Le gambe appaiono invece sgraziate, corte e sottili, con le articolazioni delle caviglie segnate e quasi staccate dai piedi nudi
Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta
Residenza attuale: Museo Preistorico-Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma
Segni particolari: spezzato l’avambraccio destro al polso
Curiositá: il piatto dell’offerta contiene un insieme di oggetti deposti e presentati alla divinità dentro un vassoio piatto, di forma tondeggiante, forse di terracotta.
All’interno sono raffigurati:
– due focaccette rotonde (specie di “pardulas”, dolce di farina mista a formaggio fresco, che ancora oggi si confeziona in Sardegna)
– due oggetti a segmento circolare, ai lati delle focacce… di indefinibile significato
Fotografia dal web
Descrizione e immagini tratte da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
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NAVICELLA CON ANIMALI VARI SULL’ORLO

87) NAVICELLA CON ANIMALI VARI SULL’ORLO
Nome: navicella con animali vari sull’orlo
Dimensioni: lunghezza residua 13 cm – altezza 5,5 cm – larghezza 6 cm
Aspetto: la bellissima e interessantissima navicella ha lo scafo col fondo piatto, due peducci nella parte anteriore, l’orlo ribattuto e sporgente ad angolo retto, Il manico a giogo con anello di sospensione.
Sopra l’orlo dello scafo sono raffigurati cinque animali (prima della rottura erano sei), tre da una parte e tre dall’altra, in simmetria.
Non tutti sono chiaramente identificabili, tutti sono posizionati in direzione opposta rispetto a quella della rotta e guardano all’indietro…tutti, tranne uno ? quello posto sull’orlo della fiancata destra che guarda a prua
La posizione degli animali é in piedi, con le zampe anteriori tese in avanti, come per sostenersi meglio in piedi a causa del dondolìo della nave…tutti in piedi, tranne uno ? lo stesso animale di prima è accovacciato e disteso lungo l’orlo come se vi si aggrappasse …timoroso del mare
Sul margine DESTRO dello scafo possiamo vedere, in ordine, da poppa verso prua:
1) un quadrupede col muso appuntito, orecchie corte, occhi a globetto e coda levata a riccio
2) un animale che sopporta il giogo costituito da una sbarretta rettangolare trasversale con nel mezzo l’anello di sospensione dell’oggetto. Dall’altra parte si contrapponeva il compagno (ora perduto) per sostenere l’altra estremità del giogo. Davanti al muso dell’animale si osserva, sopra l’orlo dello scafo, due piccoli rilievi che rappresenterebbero due mucchietti di paglia o altro mangime per l’animale
3) un animale selvatico che non guarda a prua ed è accovacciato….lo abbiamo schedato qualche mese fa… Di lui (o lei) sappiamo che ha la coda lunga, striscia con la parte posteriore del corpo mentre si solleva con il collo e la testa; il muso è corto, gli occhi piccoli e le orecchie brevi e a punta, aguzze e tese all’indietro
Nella fiancata SINISTRA si presentano in ordine:
4) un quadrupede con muso appuntito
5) animale mancante, per rottura. Doveva essere però il compagno del numero 2) perchè sopportava insieme a lui il giogo
6) un animale ben caratterizzato da muso a ventosa, dalla schiena setolosa stilizzata in una cresta dentata e dalla coda di riccio….anche questo animale è già stato schedato mesi fa…
Luogo di ritrovamento: Meana (NU), a c.a. 1 km a ovest del paese. La navicella fu rinvenuta nel 1875, a poca profondità, in un ripostiglio insieme a un pezzo di “aes rude” (bronzo non lavorato utilizzato come “moneta”), una piccola lancia e la metà di uno stocco di bronzo.
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: rotte la poppa e la prua a cui manca la protome, rotta la parte sinistra del giogo, fori di rottura sotto l’orso nella fiancata dello scafo, slabbrature sull’orlo
Curiositá: avete riconosciuto TUTTI gli animali???
Ecco le risposte secondo Lilliu:
1) un cane
2) un bue. Esso ha il muso “suino” tutto segnato da striature a spina di pesce e le corna sottili erette verticalmente intorno alle quali si avvolge, come un anello, la fune
3) una volpe (forse); è l’animale che non guarda all’indietro come gli altri e che è accovacciato, timoroso del mare ?. Per Lilliu la postura dell’animale ha qualcosa del “rettile” ma per la lunga coda e la struttura generale somiglia a una volpe. Per lo Spano invece sarebbe una martora
4) un cane (come quello della parte opposta, ma senza coda) per Lilliu. Per lo Spano invece era un montone o una pecora
5) un bue, in coppia con il n. 2)
6) un maialino o un cinghiale
Nota dal web: Aes rude (cioè bronzo non lavorato) è un tipo di pre-moneta costituita da pezzi irregolari di bronzo. Tecnicamente non si può parlare di moneta perché non ne ha la forma, mancano segni che ne identifichino in qualche modo il valore e l’autorità che lo emette.
Fotografia di B.Auguadro
Descrizioni e immagini tratte da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
Autore: Beatrice Auguadro
OFFERENTE CANTORE

90) OFFERENTE CANTORE
Nome: offerente cantore
Professione: sconosciuta
Aspetto e vestiario: l’uomo raffigurato è un offerente ritratto probabilmente nell’atto di cantare. Il viso mostra caratteri negroidi con labbra pronunciate. Le gambe sono flesse, il petto nudo, l’uomo indossa solo un gonnellino. Con la mano destra porge un oggetto tondeggiante.
Luogo di ritrovamento: Orune (NU), nuraghe Santa Lulla
Residenza attuale: Museo Archeologico di Nuoro
Segni particolari: braccio sinistro spezzato al gomito, tratti somatici negroidi
Curiositá: le gambe flesse sono ancora inglobate nell’originaria colata di piombo che le fissava sulla base per le offerte del vicino pozzo sacro di Su Tempiesu a Orune (1.000-900 a.C.). Il bronzetto fu ritrovato infatti nel vicino Nuraghe Santa Lulla, posto sul colle che sovrasta il pozzo sacro.
Immagine e descrizione del bronzetto tratta da “Il museo speleo-archeologico di Nuoro”, 2006, Carlo Delfino Editore
Fotografia di Su Tempiesu dal web

Comune: ORUNE
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR5715
> Scheda Geoportale
CINGHIALE IN RIPOSO

93) CINGHIALE IN RIPOSO
Nome: cinghiale in riposo
categoria: animale
Dimensioni: lunghezza 6 cm – altezza 3,7 cm
Aspetto: il cinghiale ha il corpo asciutto e stirato, irsuto, segnato sulla schiena dalla cresta acuta delle setole che si estendono anche ai fianchi come mostrano le fitte striature oblique. L’animale, raffigurato in modo molto realistico, è però tratto un po’ all’indietro, come se si fermasse dopo una corsa travolgente, per riposarsi. Le zampe sono oblique e parallele, piccole rispetto al corpo che a sua volta è sproporzionato rispetto alla testa.
Il testone è “a campana”, grosso e lungo, col muso marcato (bocca a incisione orizzontale e forellini ciechi per le narici); gli occhi sono a globetto, le orecchie sono collocate sotto la cervice arrotondata.
Luogo di ritrovamento: Nurri (NU), localitá Baracci
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: la zampa anteriore destra integra, rotte le altre zampe sotto l’attacco del corpo
Curiositá: il cinghiale è qui rappresentato in maniera precisa e stupefacente, “così com’è nella realtà il corpo del cinghiale” – dice Lilliu – ” una fiera, che non cessa di correre, spesso con violenza cieca e travolgente, spostandosi di luogo in luogo e da montagna a montagna alla ricerca del cibo e per sfuggire alla spietata caccia dell’uomo sardo che lo considera la bestia selvatica per eccellenza (su sirboni…. da “selva”)”.
Fotografia dal web da Monte Prama Novas
Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune: NURRI
Prov:
Autore:
OFFERENTE CON FOCACCIA, A CAVALLO DEL BUE

96) OFFERENTE CON FOCACCIA, A CAVALLO DEL BUE
Nome: offerente con focaccia, a cavallo del bue
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 8 cm – lunghezza 8 cm
Vestiario e aspetto: il bronzetto raffigura un uomo che cavalca un bue e porge l’offerta e il saluto devozionale.
Il bue è ritto in piedi: le zampe anteriori sono più corte e lievemente flesse al ginocchio, le zampe posteriori sono più lunghe e larghe alle cosce e sollevano la groppa. La coda è ritorta sulla schiena, il sesso maschile è ben marcato.
L’animale è piccolo e tranquillo, la testa grossa e squadrata, le corna brevi e ricurve in avanti; sul muso piatto spiccano gli occhi “a grossa pastiglia” e sotto le corna si rilevano le orecchie “a disco”.
L’uomo cavalca a pelo l’animale e le gambe ne stringono i fianchi. La mano destra regge nel palmo una focaccia rotonda con un lieve incavo nella superficie e striature sul contorno; la mano sinistra è alzata per porgere il saluto devozionale. L’offerente indossa solo un corto gonnellino che lascia nude le estremità inferiori e il petto su cui spiccano le mammelle maschili. Nuda anche la testa: la calotta schiacciata che sporge dal profilo della nuca infatti appare a a Lilliu non come un copricapo ma come una folta capigliatura a zazzera.
I tratti fisionomici del viso dell’uomo invece sono alterati, caricaturali, quasi scimmieschi; occhi allungati ed incavati sotto la frangetta frontale, naso adunco, orecchie abbozzate, bocca a taglio largo e profondo.
Luogo di ritrovamento: Nulvi (SS), nuraghe Orku
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: le corna del bue sono spuntate; il braccio sinistro è rotto al polso
Curiosità: l’animale – dice Lilliu – è raffigurato mentre muggisce festoso con la bocca semiaperta e “il tono di festa è ribadito anche dal sottile collare di cuoio o di tessuto cordonato a colori che gli cinge il collo robusto”.

Comune: NULVI
Prov:
Autore:
OFFERENTE CON FOCACCIA, A CAVALLO DEL BUE

96) OFFERENTE CON FOCACCIA, A CAVALLO DEL BUE
Nome: offerente con focaccia, a cavallo del bue
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 8 cm – lunghezza 8 cm
Vestiario e aspetto: il bronzetto raffigura un uomo che cavalca un bue e porge l’offerta e il saluto devozionale.
Il bue è ritto in piedi: le zampe anteriori sono più corte e lievemente flesse al ginocchio, le zampe posteriori sono più lunghe e larghe alle cosce e sollevano la groppa. La coda è ritorta sulla schiena, il sesso maschile è ben marcato.
L’animale è piccolo e tranquillo, la testa grossa e squadrata, le corna brevi e ricurve in avanti; sul muso piatto spiccano gli occhi “a grossa pastiglia” e sotto le corna si rilevano le orecchie “a disco”.
L’uomo cavalca a pelo l’animale e le gambe ne stringono i fianchi. La mano destra regge nel palmo una focaccia rotonda con un lieve incavo nella superficie e striature sul contorno; la mano sinistra è alzata per porgere il saluto devozionale. L’offerente indossa solo un corto gonnellino che lascia nude le estremità inferiori e il petto su cui spiccano le mammelle maschili. Nuda anche la testa: la calotta schiacciata che sporge dal profilo della nuca infatti appare a a Lilliu non come un copricapo ma come una folta capigliatura a zazzera.
I tratti fisionomici del viso dell’uomo invece sono alterati, caricaturali, quasi scimmieschi; occhi allungati ed incavati sotto la frangetta frontale, naso adunco, orecchie abbozzate, bocca a taglio largo e profondo.
Luogo di ritrovamento: Nulvi (SS), nuraghe Orku
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: le corna del bue sono spuntate; il braccio sinistro è rotto al polso
Curiosità: l’animale – dice Lilliu – è raffigurato mentre muggisce festoso con la bocca semiaperta e “il tono di festa è ribadito anche dal sottile collare di cuoio o di tessuto cordonato a colori che gli cinge il collo robusto”.

Comune: NULVI
Prov:
Autore:
DONNA CON ANFORA SULLA TESTA

103) DONNA CON ANFORA SULLA TESTA
Nome: donna con anfora sulla testa
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza compresa la base 18,5 cm
Aspetto e vestiario: la figura femminile sottile e slanciata, quasi filiforme e con le proporzioni alterate tra busto allungatissimo e squadrato e gambe corte e sgraziate, ha i piedi fusi nel supporto di sostegno nella cui parte inferiore si notano ancora i resti del piombo di fissaggio alla tavola votiva.
La donna, con il seno in risalto, forse indossa una veste molto aderente e fusa con il corpo oppure è effettivamente nuda tranne sui fianchi dove si nota un gonnellino.
La testa è una sfera, il viso tondeggiante con tratti fisionomici modellati come se fossero stati impressi con un legnetto nell’argilla. Le orecchie sono a dischetto incavato, gli occhi sono puntini tondi, la bocca un’incisione orizzontale larga quanto il viso.
Ma la particolarità di questo bronzetto è data dalla postura e dall’offerta. La donna infatti ha entrambe le braccia sollevate e avvicinate all’altezza della testa per reggere un’anfora; le mani sono appena abbozzate, trattengono le anse dell’anfora che non appoggia direttamente sul capo bensì su un supporto, forse un cercine (panno attorcigliato o rami intrecciati di vimini ricoperti da un’imbottitura).
L’anfora rappresentata ha forma ovoide a bocca larga ricurva, è provvista di manici a largo e lungo nastro con foro ellittico. Da supporsi di terracotta e di media capacità viste le dimensioni non vistose.
Luogo di ritrovamento: nicchia dell’andito di ingresso del nuraghe Cabu Abbas o Riu Mulinu, Olbia (OT)

Comune: OLBIA
Prov:
Autore:
OFFERENTE

105) OFFERENTE
Professione: sconosciuta
Etá: VIII -VII secolo a.C.
Altezza: 8,6 cm
Aspetto e vestiario: Figura votiva (forse femminile) che rappresenta un’offerente che porge con la mano sinistra un piatto o una focaccia, con la mano destra sollevata il saluto devozionale alla divinità.
Indossa un abito lungo con cappuccio, un mantello e una stola con decorazioni incise, sulla testa ha un cappello a cono.
Luogo di nascita: dicono Sardegna, civiltá nuragica
Ultima residenza: ex collezione privata USA, nel 2000.
Luogo di residenza attuale: sconosciuto
Segni particolari: mano destra e parti del mantello mancanti.
VERGOGNOSAMENTE SVENDUTO ALL’ ASTA PUR ESSENDO PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore:
OFFERENTE

105) OFFERENTE
Professione: sconosciuta
Etá: VIII -VII secolo a.C.
Altezza: 8,6 cm
Aspetto e vestiario: Figura votiva (forse femminile) che rappresenta un’offerente che porge con la mano sinistra un piatto o una focaccia, con la mano destra sollevata il saluto devozionale alla divinità.
Indossa un abito lungo con cappuccio, un mantello e una stola con decorazioni incise, sulla testa ha un cappello a cono.
Luogo di nascita: dicono Sardegna, civiltá nuragica
Ultima residenza: ex collezione privata USA, nel 2000.
Luogo di residenza attuale: sconosciuto
Segni particolari: mano destra e parti del mantello mancanti.
VERGOGNOSAMENTE SVENDUTO ALL’ ASTA PUR ESSENDO PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore:
OFFERENTE

105) OFFERENTE
Professione: sconosciuta
Etá: VIII -VII secolo a.C.
Altezza: 8,6 cm
Aspetto e vestiario: Figura votiva (forse femminile) che rappresenta un’offerente che porge con la mano sinistra un piatto o una focaccia, con la mano destra sollevata il saluto devozionale alla divinità.
Indossa un abito lungo con cappuccio, un mantello e una stola con decorazioni incise, sulla testa ha un cappello a cono.
Luogo di nascita: dicono Sardegna, civiltá nuragica
Ultima residenza: ex collezione privata USA, nel 2000.
Luogo di residenza attuale: sconosciuto
Segni particolari: mano destra e parti del mantello mancanti.
VERGOGNOSAMENTE SVENDUTO ALL’ ASTA PUR ESSENDO PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore: