La stele centinata di questa tomba di giganti non avendo il portello d’ingresso, doveva poggiare direttamente sugli stipiti che delimitano l’ingresso. Oppure su un architrave che conferiva maggiore grandiosità al monumento.
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Il sito, situato a 270 m sul livello del mare, si trova sulle sponde del lago Omodeo ed è composto da un nuraghe, un villaggio e due tombe dei giganti; nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica. Il nuraghe, forse una reggia, è di tipo misto con bastione trilobato e risale al bronzo medio-recente.
Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C. È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata. All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.
La necropoli di Santu Pedru è un sito archeologico prenuragico, La necropoli è situata sul pendio E della collina trachitica di Santu Pedru, in posizione di ampio dominio sulla valle sottostante, nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale. Il complesso comprende una decina di tombe con corridoio d’ingresso (“dromos”) e schema planimetrico pluricellulare.
Monotorre in buone condizioni vicino a una piccola azienda agricola
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Si tratta di un nuraghe trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione. Si trova nella subregione del Marghine, in territorio del comune di Bortigali, ad una quota di 785 metri, da dove si osserva una vasta porzione di territorio della Sardegna centrale. Il sito si trova alle falde del monte Cuguruttu (867 metri), in una posizione che spazia dal vicino monte Santu Padre (1.025 metri) ai più lontani monti
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)