Il nuraghe è di tipo complesso ed è costituito da una torre centrale racchiusa da un bastione quadrilobato con quattro torri d’angolo raccordate da cortine a profilo concavo – convesso Il bastione (asse NS m. 17) si conserva discretamente nel lato occidentale e solo parzialmente in quello nord occidentale, mentre appare completamente crollato e ricoperto da macerie nel perimetro rimanente.
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Il nuraghe è di tipo complesso ed è costituito da una torre centrale racchiusa da un bastione quadrilobato con quattro torri d’angolo raccordate da cortine a profilo concavo – convesso Il bastione (asse NS m. 17) si conserva discretamente nel lato occidentale e solo parzialmente in quello nord occidentale, mentre appare completamente crollato e ricoperto da macerie nel perimetro rimanente.
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre centrale chiusa da un bastione trilobato. Svetta, nonostante la sua altezza residua sia ora di soli 5 metri, sulla piana di Birori dal quale si gode un panorama mozzafiato. E” stato oggetto di campagna di scavo nel 1995
Si tratta di un monotorre circolare (diam. m. 13 x 13.50) con nicchia di andito e camera provvisoria di due nicchie; probabile ma non sicura l’esistenza della scala. La torre si conserva per una altezza massima di m. 5.54 ed è costruita con blocchi di medie dimensioni sbozzato sommariamente e disposti a filari orizzontali non sempre regolari. Un corridoio di m. 4.25 introduce nella camera a tholos, circolare (diam. 4.20 x 4), ridotta, ormai, ad appena 3.10 m. di altezza massima con 7 filari
Parzialmente inglobato in un muretto a secco e conserva ancora in situ soltanto tre piedritti (0.35×0.22 di spess. – alt. 0.50; 0.80×0.30 di spess. – alt. 0.50; 0.60×0.15 di spess. – alt. 0.50;) e la tavola di copertura (m. 1.70×1.52×0.52/0.40 di spess.); un altro ortostato si intuisce al di sotto del muretto. Numerose lastre sparse intorno alla sepoltura domenica, stanno ad indicare l’esistenza di un peristalite di cui ora non resta altra traccia.
Parzialmente inglobato in un muretto a secco e conserva ancora in situ soltanto tre piedritti (0.35×0.22 di spess. – alt. 0.50; 0.80×0.30 di spess. – alt. 0.50; 0.60×0.15 di spess. – alt. 0.50;) e la tavola di copertura (m. 1.70×1.52×0.52/0.40 di spess.); un altro ortostato si intuisce al di sotto del muretto. Numerose lastre sparse intorno alla sepoltura domenica, stanno ad indicare l’esistenza di un peristalite di cui ora non resta altra traccia.
Parzialmente inglobato in un muretto a secco e conserva ancora in situ soltanto tre piedritti (0.35×0.22 di spess. – alt. 0.50; 0.80×0.30 di spess. – alt. 0.50; 0.60×0.15 di spess. – alt. 0.50;) e la tavola di copertura (m. 1.70×1.52×0.52/0.40 di spess.); un altro ortostato si intuisce al di sotto del muretto. Numerose lastre sparse intorno alla sepoltura domenica, stanno ad indicare l’esistenza di un peristalite di cui ora non resta altra traccia.
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre centrale chiusa da un bastione trilobato. Svetta, nonostante la sua altezza residua sia ora di soli 5 metri, sulla piana di Birori dal quale si gode un panorama mozzafiato. E” stato oggetto di campagna di scavo nel 1995
Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre centrale chiusa da un bastione trilobato. Svetta, nonostante la sua altezza residua sia ora di soli 5 metri, sulla piana di Birori dal quale si gode un panorama mozzafiato. E” stato oggetto di campagna di scavo nel 1995
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)
Il dolmen Sa Perda ‘e S’Altare è il primo dolmen di cui si abbia notizia in Sardegna e fu pubblicato nel 1906 da Taramelli.
È costituito da 7 ortostati di basalto e solo 5 sono tutt’ora nella posizione originale.
La camera funeraria è coperta da un lastrone che ora risulta visibilmente inclinato sul lato destro.
A breve distanza sorgeva l’Allèe Couverte di Sa Tanca ‘e Sa Marchesa, ora demolita da lavori agricoli.
Il suddetto Dolmen era sempre stato attribuito fin dalla sua scoperta al territorio di Birori. Attualmente, invece, a seguito di un’attenta analisi topografica, il monumento appartiene al Comune di Macomer.
Da non confondere con la tomba dei giganti omonima, che si trova nel territorio di Birori e non esattamente nelle vicinanze del dolmen.
(Moravetti)