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Tempietto di Malchittu

È composto da un tempio, un nuraghe quasi completamente crollato, una grande capanna circolare e una serie di tombe “a tafone”.
Il tempietto di Malchittu rappresenta sicuramente l’edificio più interessante del complesso, sia per l’eccellente stato di conservazione che per la singolarità della costruzione paragonabile a poche altre in Sardegna.

Tempietto di Malchittu

È composto da un tempio, un nuraghe quasi completamente crollato, una grande capanna circolare e una serie di tombe “a tafone”.
Il tempietto di Malchittu rappresenta sicuramente l’edificio più interessante del complesso, sia per l’eccellente stato di conservazione che per la singolarità della costruzione paragonabile a poche altre in Sardegna.

Tomba dei Giganti Li Lolghi

La tomba venne costruita in più fasi, analogamente ad altri simili edifici del territorio gallurese. La prima fase costruttiva è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo.

In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre in pietra infisse verticalmente nel terreno tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso e alta quasi 4 metri.

Tomba dei Giganti Li Lolghi

La tomba venne costruita in più fasi, analogamente ad altri simili edifici del territorio gallurese. La prima fase costruttiva è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo.

In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre in pietra infisse verticalmente nel terreno tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso e alta quasi 4 metri.

Tomba dei Giganti Li Lolghi

La tomba venne costruita in più fasi, analogamente ad altri simili edifici del territorio gallurese. La prima fase costruttiva è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo.

In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre in pietra infisse verticalmente nel terreno tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso e alta quasi 4 metri.

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica

Tomba dei Giganti Coddu Ecchiu

La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:

la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica