Interessante tomba di giganti a stele centinata bilitica di cui si conserva la parte inferiore con portello. Presente anche l’esedra e la camera funerari
Prov: Olbia-Tempio
Autore: Marina Olla e Manlio Rubiu
Codice Geo: NUR11626
> Scheda Geoportale
#immagini: 3156
Interessante tomba di giganti a stele centinata bilitica di cui si conserva la parte inferiore con portello. Presente anche l’esedra e la camera funerari
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento.
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento.
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento.
La tomba di giganti Sa Dom ”e S”Orcu è uno dei monumenti nuragici meglio conservati. Edificata su una leggero rialzo del terreno, è del tipo con fronte ad esedra a filari. Il corpo tombale, absidato, disposto lungo l”asse SE-NO, è lungo m 15,20. L”opera muraria è costituita da blocchi di basalto di medie dimensioni ben lavorati e disposti a filari regolari. In alcuni punti della muratura si osserva l”uso di zeppe di allettamento.
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra.
Si tratta di una sepoltura con corridoio rettangolare scavato nella roccia e provvisto di lastricato in calcare. Le pareti del vano sono costruite con conci di marna, connessi in origine con malta di fango, disposti su filari orizzontali, che nel settore superiore del paramento presentano faccia a vista obliqua. Non rimane traccia, invece, dell’emiciclo dell’esedra. (Foto scattata dopo gli incendi estivi del 2021).