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NAVICELLA NURAGICA CON PROTOME BOVINA E INCISIONE LATINA

38) NAVICELLA NURAGICA CON PROTOME BOVINA E INCISIONE LATINA
Nome: navicella nuragica con protome bovina
Dimensioni: lunghezza 21,5 cm. larghezza 6,3 cm.
Aspetto: lo scafo è piatto e orlato, la prua e la poppa sono contraddistinte dallo spigolo di una carena che sottolinea la somiglianza con un’imbarcazione. Due listelli longitudinali di rinforzo e di bilanciamento dello scafo si congiungono con il listello maggiore a ponte. Protome bovina che sporge in avanti con un elegante flessuoso inarcamento del collo, corna importanti e appuntite, appena ricurve all’indietro.
Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta
Residenza attuale: Antiquarium Arborense di Oristano
Segni particolari: nel fondo interno e su un fianco la navicella presenta un’incisione a punti in LATINO aggiunta in tempi successivi; considerato prezioso, l’oggetto fu tramandato di generazione in generazione in una famiglia finché divenne di proprietà di un ricco signore provinciale in età romana.
Note generali: per anni sono state considerate semplici lucerne…ora per molti studiosi trattasi di navi votive, vere e proprie rappresentazioni delle navi nuragiche utilizzate in epoca lontana; in alcuni esemplari si notano addirittura le cuciture di assemblaggio del fasciame.
Ringraziamo Mariafranca Floris per averci inviato questa immagine ?
Descrizione e immagine dell’iscrizione della navicella tratta da “Sculture della Sardegna Nuragica” – G. Lilliu pag. 482

Comune:
Prov:
Autore: Maria Franca Floris
OFFERENTE CON STAMPELLA

39) OFFERENTE CON STAMPELLA
Nome: offerente con stampella
Professione: sconosciuta
Altezza: 13 cm
Vestiario e aspetto: personaggio maschile leggermente inclinato in avanti, la mano destra alzata porge il saluto devozionale; la mano sinistra impugna, a metá altezza, un bastone cilindrico liscio con sommità a semiluna: per Lilliu è una stampella. Sul capo indossa un berretto con calotta bombata e lembo ripiegato sulla fronte: l’archetipo dell’attuale “berrìtta” sarda, un berretto maschile tipicamente mediterraneo, di larga diffusione. Indossa un corsaletto attillato, un gonnellino lungo fino alle ginocchia con tre cordoni a funicella ritorta (uno sul davanti e due sui fianchi), una mantellina corta e liscia che copre le spalle fino alle anche ed è unita sul davanti sul collo con una fettuccia. Sul petto porta il pugnale ad elsa gammata. Il viso è spigoloso con tratti pronunciati: naso arcuato, breve e sottile taglio della bocca senza labbra, occhi incisi a tondino. Gambe nude con muscoli del polpaccio ben marcati.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), loc. Santa Vittoria
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: la troncatura del piede destro del bronzetto, ridotto al calcagno, e la presenza del bastone simile a una stampella fa pensare – dice Lilliu – alla figura di un mutilato che fa voto alla divinità della gruccia di sostegno implorando la guarigione o rendendo grazie per aver ripreso a camminare.
Il piede sinistro del bronzetto è integro.
Curiositá: Lilliu nota una forte somiglianza tra il gonnellino del bronzetto con quello, anch’esso a cordoni, delle statuette siriache rappresentanti divinità … o devoti …. dei Musei di Berlino e di Amburgo.
Inoltre il nostro bronzetto sembra raffigurare più che un guerriero un pastore agiato (come rivela la veste) e il pugnale ad elsa gammata avrebbe quindi un valore simbolico più che militare.
fotografie di G. Exana

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
Pisside

40) PISSIDE

Nome: pisside
Altezza: 2 cm.
Aspetto: forma a sferoide molto schiacciata, fondo stretto e piano, pareti inclinate, un’ansa per parte a maniglia orizzontale forata; coperchio rotondo con due anse sull’orlo simili a quelle del recipiente. Le quattro anse venivano legate con cordicelle, in modo da chiudere il vasetto.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), località Santa Vittoria, tra il muro di cinta, il tempio a pozzo e l’orlo dell’altopiano (1929)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: sia il vaso che il coperchio sono decorati a cordoni circolari concentrici che imitano la tessitura del canestro. Sopra il coperchio i cordoni disegnano un motivo a spirale.
Curiositá: il minuscolo vasetto bronzeo imita un cesto di fibra vegetale.

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
DONNA OFFERENTE DI BONORVA

41) DONNA OFFERENTE DI BONORVA

Nome: donna offerente
Professione: sconosciuta
Altezza: 12,3 cm
Vestiario e aspetto: il bronzetto sorge ritto e frontale dal perno di infissione ancora visibile tra i piedi lunghi e sottili. Le due braccia sono protese aperte all’altezza della vita, le mani sono mancanti ma probabilmente reggevano entrambe un ex-voto. Il capo rotondo è coperto da un velo nella parte posteriore mentre la fronte è libera. È presente la solita schematizzazione a T di arcata sopraccigliare e naso, gli occhi sono a globetto, la bocca incisa. La donna indossa tre indumenti: una tunica leggera con una balza frangiata (segnata da rigature verticali e parallele), sopra una veste pesante di lana, infine un manto con collo alto sulle spalle, ripiegato sul davanti in modo da coprire le braccia e lasciare scoperto il corpo in modo da intravedere i globetti del seno.
Luogo di ritrovamento: Bonorva (SS), loc. Càntaru Addes (errato Badde Sole)
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: espressione accigliata e assorta. Entrambe le mani sono mancanti.
Curiositá: il manto presenta posteriormente decorazioni ornamentali nella metà superiore: quattro zone orizzontali campite da incisioni e riempite da tratteggio verticale spazieggiato. Un gusto decorativo di contenuto lineare che – per Lilliu – non è privo di significato culturale e cronologico (motivi ornamentali a zig-zag e spina di pesce alternati sono presenti ad esempio anche nella parte inferiore della tunica del bronzetto geometrico da Olimpia)

fotografie di R.S. Roberto – gruppo fb Viaggio nelle Antichitá della Sardegna

Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO

Comune: BONORVA
Prov:
Autore: RS Roberto
Arciere

42) ARCIERE
Nome: arciere
Professione: guerriero
Etá: 2800 anni … più o meno
Dimensione: altezza 10,5 cm
Aspetto e vestiario: Indossa un elmo con piccole corna (probabilmente spezzate), porta l’arco (in parte mancante) sopra la spalla e faretra sul retro, indossa una tunica corta e la tipica piastra a difesa dello stomaco e basso ventre
Curiosità: per Lilliu la piastra ventrale (presente in numerosi bronzetti di arcieri) serviva per proteggere lo stomaco dal rimbalzo dell’arco… oggi per molti studiosi appare più plausibile l’ipotesi che la piastra servisse per difendere il petto e il basso ventre dalle frecce e dai colpi del nemico
Luogo di nascita: Sardegna (così dicono)
Ultima residenza: collezione privata in Svizzera
Destinazione: vergognosamente svenduto in qualche asta nonostante sia PATRIMONIO DI TUTTI!!!
Fotografie dal web

Comune:
Prov:
Autore:
Arciere

43) ARCIERE
Nome: arciere
Professione: guerriero
Etá: 2800 anni … più o meno
Dimensione: altezza 7,9 cm
Aspetto e vestiario: con una mano (mancante) probabilmente porge il saluto devozionale, con l’altra regge saldamente un oggetto (un arco?) che si appoggia sopra la spalla, sul retro porta la faretra. Ha un’elaborata acconciatura con trecce, sul capo indossa un elmo con base ornata con cerchi in rilievo sovrapposti.
Il corpo è ricoperto solo da due tuniche corte, nudi gli arti inferiori (mancanti nella parte terminale). Sul petto si nota la tipica piastra quadrangolare che protegge lo stomaco. Occhi a tondino, naso e arcata sopraccigliare realizzati con il noto stilismo a T.
Curiosità: per Lilliu la piastra ventrale (presente in numerosi bronzetti di arcieri) serviva per proteggere lo stomaco dal rimbalzo dell’arco… oggi per molti studiosi appare più plausibile l’ipotesi che la piastra servisse per difendere il petto e il basso ventre dalle frecce e dai colpi del nemico.
Luogo di nascita: Sardegna (così dicono)
Ultima residenza: collezione privata in Svizzera
Destinazione: vergognosamente svenduto in qualche asta nonostante sia PATRIMONIO DI TUTTI!!!

Comune:
Prov:
Autore:
SACERDOTE MUSICO E BALLERINO

44) SACERDOTE MUSICO E BALLERINO
Nome: sacerdote musico e ballerino
Professione: sconosciuta
Altezza: 14,5 cm
Vestiario e aspetto: vedi allegato
Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: nel secolo scorso il bronzetto fu completato con un preteso restauro con una forcella semilunare che poi fu tolta.
Curiositá: secondo Lilliu trattasi di musico con bastone e tamburo collocato sul capo quindi trattasi di sacerdote addetto a cerimonie cultuali a base di musica e forse di danza (anelli alle caviglie) o forse di musicante che aveva la funzione di richiamare i fedeli tamburellando o che precedeva le processioni suonando lo strumento
Per approfondimenti: G. Lilliu “Sculture della Sardegna Nuragica” – ed. ILISSO ( pag. 288-291)

Comune:
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
ARCIERI SAETTANTI

45) ARCIERI SAETTANTI
Nome: Arcieri saettanti
Professione: guerrieri
Altezza: partendo da sinistra: 10 cm – 16,8 cm – 14,5 cm
Vestiario e aspetto: i tre bronzetti sono molto simili, tanto che si può attribuirli alla stessa mano artigianale, sicuramente alla stessa bottega. Si colgono alcune varianti nell’armatura.
Nella prima fotografia ammiriamo un arciere che indossa l’elmo con corna e cresta mediana e ha una spessa visiera a punta sporgente sulla fronte. Indossa una goliera ad un solo anello (gli altri arcieri hanno una goliera a due anelli metallici sovrapposti), sul petto indossa la tipica piastra di protezione ventrale e sul retro la faretra con la ghiera dell’astuccio distinta dal coperchio, che si avvitava o vi si incastrava per pressione.
In questo bronzetto l’arco è in parte mancante, resta solo un tratto della corda: possiamo però immaginare che fosse come quello presente nell’altro esemplare, ovvero con corda annodata alle estremitá. Con la mano sinistra l’arciere tiene stretto il legno dell’arco, e con la mano destra la corda e la cocca della freccia posata sul braccio sinistro teso.
Gli arcieri (anche se in uno non è più completamente visibile) indossano una tunica attillatissima che lascia scoperte sul davanti le gambe e dietro cade in una larga falda a punta, come la coda di un “frac” – dice Lilliu.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), loc. Santa Vittoria
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: fortunatamente possiamo mettere a confronto questi tre bellissimi esemplari e, nonostante molte parti siano mancanti, possiamo così avere un’idea completa del vestiario, dell’aspetto e del bagaglio veramente complicato e formidabile dei mezzi di offesa primari e di riserva utilizzati da questi guerrieri
Curiositá: il bronzetto più integro (che si distingue dagli altri per il copricapo complesso ancora integro con corna che si ripiegano al centro sopra la cresta mediana) sulle spalle reca un gruppo di tre oggetti d’arme: un vasellino (forse per il grasso con cui ungere la corda), la lunga faretra per contenere le frecce, la spada con elsa terminante in forma di forcella semilunata. Al di sopra del gruppo vi é una specie di nastro metallico che gira ad arco (un tendiarco?)
fotografie di G. Exana
Informazioni tratte da G. Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILLISSO

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
ARCIERI SAETTANTI

45) ARCIERI SAETTANTI
Nome: Arcieri saettanti
Professione: guerrieri
Altezza: partendo da sinistra: 10 cm – 16,8 cm – 14,5 cm
Vestiario e aspetto: i tre bronzetti sono molto simili, tanto che si può attribuirli alla stessa mano artigianale, sicuramente alla stessa bottega. Si colgono alcune varianti nell’armatura.
Nella prima fotografia ammiriamo un arciere che indossa l’elmo con corna e cresta mediana e ha una spessa visiera a punta sporgente sulla fronte. Indossa una goliera ad un solo anello (gli altri arcieri hanno una goliera a due anelli metallici sovrapposti), sul petto indossa la tipica piastra di protezione ventrale e sul retro la faretra con la ghiera dell’astuccio distinta dal coperchio, che si avvitava o vi si incastrava per pressione.
In questo bronzetto l’arco è in parte mancante, resta solo un tratto della corda: possiamo però immaginare che fosse come quello presente nell’altro esemplare, ovvero con corda annodata alle estremitá. Con la mano sinistra l’arciere tiene stretto il legno dell’arco, e con la mano destra la corda e la cocca della freccia posata sul braccio sinistro teso.
Gli arcieri (anche se in uno non è più completamente visibile) indossano una tunica attillatissima che lascia scoperte sul davanti le gambe e dietro cade in una larga falda a punta, come la coda di un “frac” – dice Lilliu.
Luogo di ritrovamento: Serri (NU), loc. Santa Vittoria
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: fortunatamente possiamo mettere a confronto questi tre bellissimi esemplari e, nonostante molte parti siano mancanti, possiamo così avere un’idea completa del vestiario, dell’aspetto e del bagaglio veramente complicato e formidabile dei mezzi di offesa primari e di riserva utilizzati da questi guerrieri
Curiositá: il bronzetto più integro (che si distingue dagli altri per il copricapo complesso ancora integro con corna che si ripiegano al centro sopra la cresta mediana) sulle spalle reca un gruppo di tre oggetti d’arme: un vasellino (forse per il grasso con cui ungere la corda), la lunga faretra per contenere le frecce, la spada con elsa terminante in forma di forcella semilunata. Al di sopra del gruppo vi é una specie di nastro metallico che gira ad arco (un tendiarco?)
fotografie di G. Exana
Informazioni tratte da G. Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILLISSO

Comune: SERRI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana
GUERRIERO ORANTE CON SPADA E SCUDO

46) GUERRIERO ORANTE CON SPADA E SCUDO
Nome: guerriero orante con spada e scudo
Professione: guerriero
Altezza: 39 cm
Vestiario e aspetto: molto simile al guerriero con spada e scudo di UTA, appartiene alla stessa mano artigianale, sicuramente alla stessa bottega.
Il guerriero indossa un elmo con due corti creste e corna; sul collo ha una goliera formata da due anelli sovrapposti e sotto questa una legatura triangolare con due strisce di cuoio riunite ad angolo con una borchia che scende sullo sterno. Gli indumenti sono costituiti da una tunica corta e attillata sino alle cosce e una seconda tunica sovrapposta alla prima e più corta, guarnita all’orlo da due frangette striate; una corta corazza con striature che giunge all’altezza del braccio, spallacci mobili e pieghevoli per facilitare la vestizione e i movimenti delle braccia. La protezione é completata con delle ginocchiere o gambali, i piedi sono nudi.
Con la mano sinistra regge lo scudo tondo con umbone centrale con punta aguzza che, dalla parte interna, mostra tre spadini con elsa a pomo bilobato con le punte sporgenti dall’orlo inferiore. In questo bronzetto non è visibile il guanto alla mano destra presente in altri esemplari, al polso destro però figura chiaramente un bracciale.
Sul dorso del bronzetto sono presenti due anelli orizzontali e paralleli: in questi anelli all’origine era infilata verticalmente un’arma, che possiamo supporre fosse una lunga asta con penna direzionale, presente in altri bronzetti ritrovati a Teti e a Sant’Anna Arresi.
Luogo di ritrovamento: Sulcis (CA), loc. sconosciuta
Residenza attuale: Museo Preistorico-Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma
Segni particolari: nella mano destra la spada é spezzata, ridotta soltanto all’elsa.
Curiositá: É tra i bronzetti di più antico rinvenimento in Sardegna in quanto giunse alle collezioni del Museo del Collegio di S. Ignazio ( oggi Kirkeriano) per dono del Cardinale Alessandro Albani poco prima del 1763, data in cui Winckelmann lo citò nella prima edizione del suo libro “Storia dell’Arte”
fotografia dal web
disegno di un guerriero di G. Exana (nel nostro bronzetto manca il pugnale ad elsa gammata indossato solitamente sul petto)
Informazioni tratte da G. Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
Autore:
ARCIERE MANCINO CON ARCO IN SPALLA

48) ARCIERE MANCINO CON ARCO IN SPALLA
Nome: arciere orante con arco in spalla
Professione: guerriero
Altezza: 17,7 cm
Vestiario e aspetto: il guerriero impugna con la mano destra all’estremitá inferiore un grande arco, lungo e stretto annodato alle estremitá e appoggiato sulla spalla. Con la mano sinistra porge il saluto devozionale.
Porta sul capo un elmo con due corti creste e corna rivolte in avanti; indossa la doppia tunica e sopra questa porta un corpetto rettangolare di cuoio liscio ornato a tacche intorno al collo. Sopra questo indumento si nota la solita piastra ventrale di protezione dalla quale spunta la punta e l’elsa gammata del noto pugnaletto.
Al polso destro indossa un bracciale con una cresta striata sul dorso in corrispondenza della giuntura dei due capi ottenuta con strisce e legacci in pelle. Ai polpacci si notano gambiere con placca anteriore rettangolare.
Alle spalle porta tre oggetti: faretra per le frecce, vasetto (contenente forse il grasso per ungere la corda) e spada a lama larga con elsa a manubrio.
Luogo di ritrovamento: Teti (NU), loc. Abini
Residenza attuale: Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Segni particolari: le gambe sono rotte sotto i polpacci, il corno destro dell’elmo é spuntato.
Curiositá: anziché con la mano destra, l’arciere saluta con la mano sinistra tenendo il palmo aperto con il grosso pollice divaricato. Questa curiosa inversione fa pensare che si tratti di un arciere mancino.
fotografia di F. Cannas
disegno – bellissimo – di G. Exana (arciere destrorso)
Informazioni tratte da G. Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO, pt. 148

Comune: TETI
Prov:
Autore: Gerolamo Exana