La necropoli è costituita da 18 domus de janas, scavate su tre livelli orizzontali sovrapposti a partire dalla linea basale del costone, per un’altezza massima di m 3 sul piano di campagna. I materiali rinvenuti nel corso degli scavi hanno consentito di datare le sepolture ad un periodo compreso tra il Neolitico finale (cultura di San Michele, 3200-2800 a.C.) e il Bronzo antico (cultura di Bonnanaro, 1800-1600 a.C.).
#immagini: 1454
Ubicazione sconosciuta
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
Si tratta di un nuraghe complesso costituito da una torre centrale alta circa 7 metri e due torri laterali raccordate da un bastione che rifascia e protegge l’intera struttura. La torre centrale presenta la copertura a falsa-cupola (tholos) ancora integra, mentre le torri laterali sono crollate. Si accede da sud-est, tramite un piccolo cortile di forma triangolare che immette direttamente nell’ingresso della struttura. Sulla sinistra, dopo un breve corridoio, si apre una scala che porta sulla sommità.
Procediamo verso la camera della torre centrale: i nostri occhi si abituano all’oscurità e lo spettacolo della tholos è stupendo.
Usciti dal monumento, ci fermiamo ad osservare il paesaggio: lo sguardo spazia dal passo di Correboi alle cime frastagliate dei monti di Ollolai; davanti a noi, è il paese “adagiato sulle falde del Gennargentu quale avvoltoio a riposo”, come lo ricorda Grazia Deledda in uno dei suoi romanzi più famosi, Cenere: da qui si gode infatti uno dei panorami più belli di Fonni.
La necropoli comprende 11 domus de janas, generalmente pluricellulari, alcune delle quali caratterizzate da decorazioni architettoniche in rilievo. La sepoltura più interessante è costituita da 11 ambienti disposti secondo uno schema irregolare.
Probabile pozzo nuragico in pessime condizioni e relativamente isolato. In esso è ancora attiva la vena sorgiva perenne. Segnalato e fotografato da Sergio Melis
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Sergio Melis
Codice Geo: NUR20286
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Probabile pozzo nuragico in pessime condizioni e relativamente isolato. In esso è ancora attiva la vena sorgiva perenne. Segnalato e fotografato da Sergio Melis
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Sergio Melis
Codice Geo: NUR20286
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Probabile pozzo nuragico in pessime condizioni e relativamente isolato. In esso è ancora attiva la vena sorgiva perenne. Segnalato e fotografato da Sergio Melis
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Sergio Melis
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