nuraghe monotorre a tholos (svettata).
#immagini: 31768
Si tratta più precisamente di un protonuraghe o nuraghe a corridoio, per causa di un crollo interno diventa impossibile visitarlo dall’ingresso.
Si tratta più precisamente di un protonuraghe o nuraghe a corridoio.
Si tratta più precisamente di un protonuraghe o nuraghe a corridoio.
Il sito è situato nell’ampio territorio di su Sassittu de Piaghe e prende il nome dal toponimo su cui insiste ossia Serra de sos Porchileddos al confine con sa Pala de Nicola, Conca de Fossu, Pianu de Murtas, Codinas e Meddaris. Si tratta di una costruzione atipica rispetto ad altre simili in particolare per l’apertura dolmenica tipo quella principale dei runaghes.
La costruzione è rettangolare ed è interessata da vistosi crolli che impediscono per intero una visione interna della pavimentazione. I muri residui partono da poche decine di centimetri a sud fino a oltre due metri e mezzo per quello principale rivolto a ovest.
Il sito è situato nell’ampio territorio di su Sassittu de Piaghe e prende il nome dal toponimo su cui insiste ossia Serra de sos Porchileddos al confine con sa Pala de Nicola, Conca de Fossu, Pianu de Murtas, Codinas e Meddaris. Si tratta di una costruzione atipica rispetto ad altre simili in particolare per l’apertura dolmenica tipo quella principale dei runaghes.
La costruzione è rettangolare ed è interessata da vistosi crolli che impediscono per intero una visione interna della pavimentazione. I muri residui partono da poche decine di centimetri a sud fino a oltre due metri e mezzo per quello principale rivolto a ovest.
Il sito è situato nell’ampio territorio di su Sassittu de Piaghe e prende il nome dal toponimo su cui insiste ossia Serra de sos Porchileddos al confine con sa Pala de Nicola, Conca de Fossu, Pianu de Murtas, Codinas e Meddaris. Si tratta di una costruzione atipica rispetto ad altre simili in particolare per l’apertura dolmenica tipo quella principale dei runaghes.
La costruzione è rettangolare ed è interessata da vistosi crolli che impediscono per intero una visione interna della pavimentazione. I muri residui partono da poche decine di centimetri a sud fino a oltre due metri e mezzo per quello principale rivolto a ovest.
Viene in parte periodicamente sommerso dalla portata del bacino artificiale dell’Omodeo
Nascosta tra la vegetazione, rimane ben poco della tomba. tipologia a filari e per le pareti del vano funerario è stata utilizzata la tecnica isodoma; il monumento, orientato a Sud-Est, ha una lunghezza totale, misurata fino alla corda dell’esedra di m 7,60, ed una larghezza massima di m 3,15. parzialmente visibili un braccio della tomba e l’sedra.
I resti della tomba megalitica si trovano a ridosso di un muretto a secco che segue la linea ferroviaria, ad appena 200 metri a SE della stazione di Birori. Della tomba sono rilevabili, affioranti sul terreno, sette lastroni superstiti dell’esedra semicircolare (arco m. 9 – freccia m. 2.40) ed anche, ma solo parzialmente, il suo perimetro esterno (lungh. m. 9 – largh. m. 4.50); nulla si può dire, invece, del corridoio funerario e della stele centinata, la cui esistenza può ritenersi certa.
la fronte rocciosa di questo ipogeo presenta la particolarità di avere, al di sopra del portello, un segno taurino costituito da una linea (m. 1.14), incisa e con le estremità volte verso l’alto (alt. cm. 0.18). Si tratta di una rappresentazione della divinità taurina tracciata in maniera estremamente elementare e rozza, che riveste tuttavia, notevole interesse perché si tratta dell’unico esempio conosciuto nel territorio. Misure del vano: prof. m. 1.24; largh. 1/1.18 alt. 0.70/0.94.
Si tratta, probabilmente, di un nuraghe a corridoio al quale sono state addossate, in tempi più recenti, varie capanne allungate e numerosi muretti a secco che ne rendono particolarmente difficile il rilevamento. Da questo cumulo di pietrame invaso dalla vegetazione emerge una torre di pianta circolare (diam. 11-12 metri) dell’altezza residua di m. 4. Allo svettamento si individuano brevi tratti di corridoio che però non è possibile definire a causa del crollo.