La tomba si trova in cattivo stato di conservazione, occultata dalla vegetazione e solo di “recente” un incendio ha in parte reso visibile la struttura. La componente maggiormente visibile è l’esedra, in particolare lo spartito inferiore della stele bilitica, mentre il corridoio è individuato da alcune pietre affioranti dal terreno e da un lastrone di copertura.
#immagini: 30034
Nuraghe monotorre in ottime condizioni la cui tholos è intatta. Attorno si intravedono tracce di altre torri e capanne.
Nuraghe diroccato di cui restano pochi filari
Conserva la tholos integra. Nuraghe monotorre in basalto alto m. 10,80 circa,dall’ingresso alto m. 1,60 si accede al corridoio e subito sulla sinistra la scala con 13 gradini.
Conserva la tholos integra. Nuraghe monotorre in basalto alto m. 10,80 circa,dall’ingresso alto m. 1,60 si accede al corridoio e subito sulla sinistra la scala con 13 gradini.
La necropoli sorge in località “sa Serra”, in una zona collinare che domina il tratto del fiume Tirso in prossimità della sua confluenza con il Taloro. La piccola necropoli è costituita da sette ipogei del tipo a domus de janas, scavati sulla trachite che affiora in singoli banchi o in brevi costoni rocciosi.
La Tomba di giganti di Brebeghenieddu si trova a circa 400 m a Nord del Nuraghe Columbos a Sedido. La parte inferiore della Stele è stata riutilizzata come parete di una casetta ormai diroccata e scoperchiata. Dietro la stele si nota anche parte del corridoio funerario
l sito, situato a 270 m sul livello del mare, si trova sulle sponde del lago Omodeo ed è composto da un nuraghe, un villaggio e due tombe dei giganti; nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica. Il nuraghe, forse una reggia, è di tipo misto con bastione trilobato e risale al bronzo medio-recente.
Il sito, situato a 270 m sul livello del mare, si trova sulle sponde del lago Omodeo ed è composto da un nuraghe, un villaggio e due tombe dei giganti; nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica. Il nuraghe, forse una reggia, è di tipo misto con bastione trilobato e risale al bronzo medio-recente.
Uno dei numerosissimi dolmen presenti nel territorio sardo. I dolmen (dal bretone tol-men, tavola di pietra), sono monumenti funerari eretti presumibilmente nel corso del neolitico recente e l’eneolitico antico (3400-2700 a.C.)
Otto domus de janas sparse lungo il periodo delimitato nella mappa più qualche tafone.