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Tomba di Giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale, rivolto ad E (lungh. m 7,25), contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco
L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte.
Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Tomba di Giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale, rivolto ad E (lungh. m 7,25), contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco
L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte.
Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Tomba di Giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale, rivolto ad E (lungh. m 7,25), contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco
L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte.
Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Tomba di Giganti Li Mizzani

La tomba è costruita con tecnica a filari. Il corpo tombale, rivolto ad E (lungh. m 7,25), contiene un corridoio funebre rettangolare; chiuso sul fondo da un’unica lastra di testata sagomata ad arco
L’esedra si conserva solo in parte: l’emiciclo è delimitato da lastre ortostatiche di dimensioni ridotte, alla base delle quali si sviluppa un basso bancone-sedile, anch’esso incompleto, destinato ad accogliere le offerte.
Il paramento murario posteriore dell’esedra si raccorda senza soluzione di continuità col corpo tombale.

Nuraghe Fenu

Vittorio Angius lo descrisse in questo modo, prima della scoperta della reggia di Barumini:«..l’altro appellato Nuraxi-Fenu distante quasi un miglio e mezzo, e degno di esser considerato e annoverato a’ più grandi che si conoscono, quali pur sono i prossimi del territorio di Guspini, il Saureci, il Fumìu e l’Orco..» e ancora, parlando di San Gavino fece un riferimento allo stesso Fenu, vicinissimo: «.. dentro i limiti del territorio di Sangavino sorgessero ne’ tempi più antichi più di sedici nuraghi, e che alcuni de’ medesimi fossero tanto grandi, quanto quello che vedesi ancora nelle vicinanze di Pabillonis, che è uno de’ più colossali dell’Isola…»

Stele da Luzzanas

La stele, trovata ad Ozieri in località “Luzzanas” ’è conservata oggi nel Museo Civico Archeologico presso l’ex Convento delle Clarisse.

Comune: OZIERI
Prov: Sassari
Autore: Antonio Meledina
Nuraghe San Pantaleo

Prende il nome di una vecchia chiesa. Situato su di un piccolo promontorio sulla riva destra del Riu Mannu. L’architrave è spezzato ed il monumento tutto è in pieno stato di degrado e abbandono. Erano presenti due ingressi (uno è crollato) e diverse pietre sacrificali. La particolarità di questo Nuraghe è che la tholos, perfettamente intatta, è stata costruita con massi scuri formati da agglomerati di conchiglie fossili. Una rarità, poiché in zona non vi è traccia di questo tipo di materiale.

Nuraghe San Pantaleo

Prende il nome di una vecchia chiesa. Situato su di un piccolo promontorio sulla riva destra del Riu Mannu. L’architrave è spezzato ed il monumento tutto è in pieno stato di degrado e abbandono. Erano presenti due ingressi (uno è crollato) e diverse pietre sacrificali. La particolarità di questo Nuraghe è che la tholos, perfettamente intatta, è stata costruita con massi scuri formati da agglomerati di conchiglie fossili. Una rarità, poiché in zona non vi è traccia di questo tipo di materiale.

Nuraghe San Pantaleo

Prende il nome di una vecchia chiesa. Situato su di un piccolo promontorio sulla riva destra del Riu Mannu. L’architrave è spezzato ed il monumento tutto è in pieno stato di degrado e abbandono. Erano presenti due ingressi (uno è crollato) e diverse pietre sacrificali. La particolarità di questo Nuraghe è che la tholos, perfettamente intatta, è stata costruita con massi scuri formati da agglomerati di conchiglie fossili. Una rarità, poiché in zona non vi è traccia di questo tipo di materiale.

Comune: OZIERI
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR2647
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Nuraghe San Pantaleo

Prende il nome di una vecchia chiesa. Situato su di un piccolo promontorio sulla riva destra del Riu Mannu. L’architrave è spezzato ed il monumento tutto è in pieno stato di degrado e abbandono. Erano presenti due ingressi (uno è crollato) e diverse pietre sacrificali. La particolarità di questo Nuraghe è che la tholos, perfettamente intatta, è stata costruita con massi scuri formati da agglomerati di conchiglie fossili. Una rarità, poiché in zona non vi è traccia di questo tipo di materiale.

Comune: OZIERI
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR2647
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