Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.
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Può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute ed è ricca di simbologie particolari architettonici. Ricavata su un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.
La tomba di giganti di S’Ena ‘e Sa Vacca è particolarmente interessante per alcune caratteristiche architettoniche che in passato hanno indotto gli studiosi a considerarla una struttura dolmenica. La specialità di questa sepoltura è data dal grande lastrone di copertura, privo di qualsiasi rifinitura, che, ricoprendo per intero il vano tombale, conferisce al monumento l’aspetto di un dolmen allungato o “allée couverte”.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte – una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce.
Sono ubicate in prossimità dei resti di un nuraghe monotorre e forse anche di un pozzo sacro andato “distrutto” con la cementificazione costiera degli anni ’70.
Sono ubicate in prossimità dei resti di un nuraghe monotorre e forse anche di un pozzo sacro andato “distrutto” con la cementificazione costiera degli anni ’70.