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Nuraghe Caddaris

La luce rimasta era poca, quanto basta per indicarci la via che conduce a Caddaris, tra il fruscio dei ruscelli e il chiasso assordante degli uccelli, al riparo all’interno dei numerosi arbusti.
Dal terreno emergono tanti massi, alcuni abbracciati dai rovi, e qualche albero solitario,
uno dei quali è cresciuto proprio sopra una piccola fonte sacra, nascosta nel verde a poca distanza dal nuraghe.
Un monotorre costruito con ciclopici conci di basalto, ben lavorati soprattutto nella parte superiore. Riposa sotto un cielo indaco con sfumature accese di un tramonto infuocato.
L’ingresso è sormontato da un gigantesco architrave, alla destra del quale troviamo il vano scala, oggi parzialmente ostruito dai crolli. (Alex Meloni)

Dolmen Badde Ide

Piccolo dolmen costituto da due lastroni verticali su cui poggia la lastra di copertura ben sagomata. La parete di fondo è invece costituita da due pietre di base su cui poggiano delle piccole pietre per la chiusura del vano. Per la valorizzazione e fruizione del monumento l’area di pertinenza circostante è stata recintata e collegata alla viabilità comunale mediante un sentiero recintato anch’esso.

Dolmen Badde Ide

Piccolo dolmen costituto da due lastroni verticali su cui poggia la lastra di copertura ben sagomata. La parete di fondo è invece costituita da due pietre di base su cui poggiano delle piccole pietre per la chiusura del vano. Per la valorizzazione e fruizione del monumento l’area di pertinenza circostante è stata recintata e collegata alla viabilità comunale mediante un sentiero recintato anch’esso.

Dolmen Badde Ide

Piccolo dolmen costituto da due lastroni verticali su cui poggia la lastra di copertura ben sagomata. La parete di fondo è invece costituita da due pietre di base su cui poggiano delle piccole pietre per la chiusura del vano. Per la valorizzazione e fruizione del monumento l’area di pertinenza circostante è stata recintata e collegata alla viabilità comunale mediante un sentiero recintato anch’esso.

Dolmen Badde Ide

Piccolo dolmen costituto da due lastroni verticali su cui poggia la lastra di copertura ben sagomata. La parete di fondo è invece costituita da due pietre di base su cui poggiano delle piccole pietre per la chiusura del vano. Per la valorizzazione e fruizione del monumento l’area di pertinenza circostante è stata recintata e collegata alla viabilità comunale mediante un sentiero recintato anch’esso.

Dolmen Badde Ide(1)

Piccolo dolmen costituto da due lastroni verticali su cui poggia la lastra di copertura ben sagomata. La parete di fondo è invece costituita da due pietre di base su cui poggiano delle piccole pietre per la chiusura del vano. Per la valorizzazione e fruizione del monumento l’area di pertinenza circostante è stata recintata e collegata alla viabilità comunale mediante un sentiero recintato anch’esso.

Fonte nuragica di Cubas

Una piccola fonte, costruita con blocchi di basalto poco sbozzati, circondata da sugherete e piante di pero selvatico.
Una pace particolare, quasi palpabile, aleggia su questo luogo.
A poca distanza da questa, in direzione sud- est, si trova la tomba dei giganti “Cubas l”, mentre a est troviamo l’omonimo nuraghe, altre due tombe dei giganti e cinque betili perfettamente lavorati.
Cercando di risalire al significato del suo nome, “Cubas” dovrebbe voler dire “botti”, da “cuba” che, in logudorese, significa “botte grossa”. (Alex Meloni)

Fonte nuragica di Cubas

Una piccola fonte, costruita con blocchi di basalto poco sbozzati, circondata da sugherete e piante di pero selvatico.
Una pace particolare, quasi palpabile, aleggia su questo luogo.
A poca distanza da questa, in direzione sud- est, si trova la tomba dei giganti “Cubas l”, mentre a est troviamo l’omonimo nuraghe, altre due tombe dei giganti e cinque betili perfettamente lavorati.
Cercando di risalire al significato del suo nome, “Cubas” dovrebbe voler dire “botti”, da “cuba” che, in logudorese, significa “botte grossa”. (Alex Meloni)

Fonte nuragica di Cubas

Una piccola fonte, costruita con blocchi di basalto poco sbozzati, circondata da sugherete e piante di pero selvatico.
Una pace particolare, quasi palpabile, aleggia su questo luogo.
A poca distanza da questa, in direzione sud- est, si trova la tomba dei giganti “Cubas l”, mentre a est troviamo l’omonimo nuraghe, altre due tombe dei giganti e cinque betili perfettamente lavorati.
Cercando di risalire al significato del suo nome, “Cubas” dovrebbe voler dire “botti”, da “cuba” che, in logudorese, significa “botte grossa”. (Alex Meloni)